Da 850mila a due milioni di euro è quanto ammonta il finanziamento proposto alla Regione Campania,dall’Amministrazione Comunale per eseguire i lavori di consolidamento del costone roccioso ed il ripristino del percorso pedonale di accesso al vallone. Oltre a non tenere conto dei pareri fondamentali di Enti superiori come il Genio Civile e l’Autorità di Bacino, nel frattempo ci si è dimenticati che, per un territorio morfologicamente fragile, innumerevoli rimangono le emergenze legate al dissesto idrogeologico.
Sorrento – Quella del costone Capodimonte a via Capo è da sempre una vera e propria emergenza da dissesto idrogeologico. La scarsa manutenzione e la folta vegetazione costituiscono un perenne pericolo per tutta la zona. La quale è classificata ad alto rischio idrogeologico che aumenta in presenza di avversità meteorologiche. Infatti la continua pioggia alimenta le sorgenti sottostanti la roccia, mentre le radici della vegetazione, cresciuta a dismisura lungo il costone, incuneatosi nella roccia, possono provocare il distaccamento ed il successivo rotolamento a valle dei massi superficiali ,di origine calcare. Una forte criticità verificatosi più volte in passato creando allarme e forte preoccupazione nella cittadinanza. Ma ogni volta, scampato il pericolo, la messa in sicurezza del costone è finita nel dimenticatoio. Con le continue piogge invernali, la grossa preoccupazione per un territorio morfologicamente fragile come quello sorrentino, oltre agli allagamenti, il dissesto idrogeologico costituisce una vera priorità. Il costone di Capodimonte , con la sua imponenza e la totale assenza di messa in sicurezza rappresenta senz’altro il simbolo dell’ incuria se non della totale incompetenza di coloro che dovrebbero adoperarsi per la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico. Nel caso particolare inconcepibile che nel corso degli anni , sia il comune che enti superiori preposti non si siano interessati di quello che, a tutti gli effetti rappresenta un pericolo costante per le migliaia di automobilisti e pedoni che quotidianamente transitano per via Capo. Una strada molto trafficata e a questo punto da ritenersi quindi a continuo rischio. Sebbene spesso si ignora cosa potrebbe capitare ad un passante oppure ad un’auto colpita soltanto da una pietra che viene giù da oltre 40 metri di altezza (figuriamoci se si è di fronte ad un masso di grosse dimensioni) tale situazione di forte pericolo non è stata mai presa in considerazioni dalle passate amministrazioni comunali. Eppure vari sono stati gli allarmi registrati negli anni scorsi,come nel 2013 quando per ben due occasioni furono registrati crolli dal costone. Il 22 gennaio un grosso masso si staccò dal costone roccioso e fortunatamente rotolò nell’aiuola a sinistra del Rivolo Neffola; nella serata del 10 ottobre dello stesso anno, a causa di un nubifragio violentissimo, numerose pietre , fango e cespugli, precipitarono dal costone lungo via Capo all’altezza della Madonnina. Soltanto per un vero miracolo si evitò la tragedia. In quanto, forse proprio a causa della forte pioggia, poche erano le auto che transitavano lungo la strada in quegli istanti. Anche in quelle occasioni cittadini e associazioni, nonché Positanonews sollecitarono interventi per una imminente bonifica e messa in sicurezza dell’intero costone. Come spesso accade, quando si parla di tutela e salvaguardia del territorio in penisola sorrentina anche tale incitamento cadde nel vuoto. Anzi, in merito al consolidamento dei costoni e la messa in sicurezza dal dissesto idrogeologico, l’amministrazione comunale guidata dall’ex sindaco Giuseppe Cuomo, ignorando forti criticità rappresentate proprio dal costone di Capodimonte oppure della Frana a via Pantano e dimenticando totalmente altre situazioni di forte rischio idrogeologico come via Li Schisani, nel marzo del 2018 si prodigo per inserire , tra le cinque proposte progettuali da inserire in I.Ter Campania (la piattaforma realizzata dalla Regione Campania per la mappatura ed il monitoraggio del fabbisogno progettuale campano, relativo alla realizzazione di opere infrastrutturali) non la messa in sicurezza del costone di capodimonte, di via Li schisani o ppure di altre importanti criticità che mettono a rischio l’incolumità dei cittadini a causa del dissesto idrogeologico, ma bensì si impegnò con determinazione ad inserire l’intervento, per la messa in sicurezza ed il ripristino del percorso pedonale di accesso al Vallone dei Mulini per un ammontare di 850mila euro (di recente lievitati a 2 milioni) .Chiaramente anche il Vallone in questione necessita di essa in sicurezza, in quanto vari sono stati gli smottamenti anche negli ultimi anni. Ma poiché, all’interno del famoso sito non vi è fruizione pubblica risulta evidente che le priorità debbano essere altre , come ancora una volta ha evidenziato nella giornata odierna il costone di Capodimonte. Purtroppo ai nostri amministratori sembra che non interessi molto adoperarsi per la messa in sicurezza ela manutenzione di un territorio ad alto rischio idrogeologico come la penisola sorrentina, piuttosto stranamente sembra che interessi maggiormente esporsi per mettere in sicurezza e ripristinare un percorso di cui eventualmente usufruirà soltanto una struttura privata. – 26 gennaio 2024 – salvatorecaccaviello