Timori che non dovrebbero trovare giustificazione se si pensasse soltanto che determinati provvedimenti, stanno a dimostrare che il nostro turismo è tutelato e che le regole sono rispettate. Si continua a non porre la giusta attenzione su quella che, potrebbe rivelarsi una grossa truffa e un raggiro in primis verso coloro che con competenza e nel rispetto delle regole svolgono tale professione. Intanto le ataviche criticità del territorio rimangono al palo.
Ulteriori sviluppi si attendono in questi giorni, con eventuali iscrizioni nel Registro degli indagati, circa il sequestro, da parte dei Carabinieri, di trecento licenze di noleggio con conducente (NCC) rilasciate dal Comune di Sirignano dal 2015. Un provvedimento emanato dalla Procura della Repubblica di Avellino con ipotesi di reato di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in concorso ed Abuso in atti d’ufficio. Il sequestro è stato disposto sia presso gli Uffici comunali di Sirignano che alla Motorizzazione Civile. Una inchiesta avviata nel 2021 ,all’indomani del rilascio, ritenuto alquanto anomalo, di tale quantità di licenze rilasciate dal Comune di Sirignano che secondo quanto pubblica “Avellino Today” si sospetta che siano tutte false. Secondo il quotidiano on line avellinese, “ il Comune stesso ha negato di aver emesso un bando pubblico e di aver rilasciato tali documenti, procedendo addirittura alla revoca in autotutela di alcuni di essi. La questione è stata precedentemente indagata anche dal Nucleo Turistico della Polizia Locale di Napoli, e un fascicolo è stato trasferito alla Procura della Repubblica di Napoli. La Polizia Locale ha denunciato tutti i titolari delle licenze che sono risultate essere false. È importante sottolineare che tutte le persone coinvolte avranno l’opportunità di dimostrare la propria estraneità ai fatti durante il procedimento”. Nel frattempo ci sono buone probabilità che la questione venga portata all’attenzione del Tribunale del Riesame.
Ripercussioni in Penisola sorrentina – Inutile nasconderlo, l’intera vicenda, rappresenta una brutta pagina relativa alla economia turistica regionale e che vede coinvolta anche il territorio della penisola sorrentina e costiera amalfitana, dove, i titolari delle licenze sotto accusa ,hanno operato in questi anni. Sotto tale aspetto, proprio in penisola sorrentina, qualora il sequestro venisse confermato, si rileva una certa apprensione da parte degli imprenditori alberghieri in quanto preoccupati di non garantire i transfer dall’Aeroporto di Capodichino alle varie destinazioni, in una realtà dove la richiesta di Ncc è di gran lunga superiore all’offerta. Timori che invece non dovrebbero trovare giustificazione se si pensasse per un solo istante che determinati provvedimenti, stanno a dimostrare che il nostro turismo è tutelato e che le regole sono rispettate. Invece nel continuare a tutelare idetrminati interessi, e a fare in modo che la botte a fine stagione risulti, come al solito, colma. Si continua a non porre la giusta attenzione su quella che, potrebbe rivelarsi una grossa truffa e un raggiro in primis verso coloro che con competenza e nel rispetto delle regole svolgono tale professione.
Non importa come e in che modo, i nostri ospiti affrontino i transfer,e se la loro incolumità non è messa a rischio; chi, come e in quale stato è alla guida di determinati autoveicoli. L’importante, nonostante evidenti e talvolta tragici episodi, è fare! Ora al di là dell’operato delle Forze dell’Ordine che con tutta la buona volontà non riescono, in particolar modo durante la stagione estiva, a sobbarcare l’immane lavoro di controllo, la lezione che viene dalla Procura della Repubblica di Avellino dovrebbe essere sinonimo di garanzia e sicurezza, circa il modo in cui si sorveglia la nostra economia turistica. Invece, in un’epoca in cui il rispetto delle regole e il praticare il buon turismo di una volta sono ormai una chimera, è evidente che una tale vicenda viene interpretata in altro modo. Si solleva preoccupazione circa la mancaza, di quelli che al momento, potremmo definire pseudo operatori del transfer e non ci si preoccupa con decisione e concretezza dell’atavica problematica della circumvesuviana e di un collegamento con l’aeroporto; non ci si preoccupa affatto di incrementare, come più volte ribadito , le vie del mare, oppure organizzare come Federalberghi collegamenti con bus con l’aeroporto o altre destinazioni oggetto di escursioni. Invece come al solito, in un territorio dove il turismo rappresenta oltre il 95% dell’economia locale, il forte egoismo ci presenta una stagione turistica in cui le forti criticità, come la sicurezza e l’assistenza ai turisti nonché il trasporto, il traffico e la viabilità non avranno adeguate risposte. – 28 febbraio 2024 – salvatorecaccaviello