Secondo il progetto la struttura verrà installata in un terreno confinante con la storica stradina ,in vicinanza di un agglomerato di case, in corrispondenza della SS145. Al momento non è dato sapere il livello di inquinamento elettromagnetico sprigionato. Forte preoccupazione da parte dei residenti decisi a contrastare tale realizzazione. Sollecitate associazioni, enti e autorità preposte.
Sorrento – Come nel centro città, anche per chi vive da generazioni lungo le colline del territorio, diventa sempre più difficile godere in piena libertà e tranquillità la propria abitazione, talvolta frutto di tanti sacrifici. Se da una parte l’overturismo ha scatenato la corsa alle abitazioni in affitto, da trasformare in attività extralberghiere, con conseguente disordine e confusione che si inizia a rilevare anche nelle zone alte del territorio, dall’altra ci pensa anche il Comune a rendere difficile la vita alla comunità locale, con provvedimenti a senso unico, senza interpellare chi poi deve subire determinate situazioni. A tale proposito, i cittadini residenti segnalano una antenna di telefonia mobile, ovvero una Stazione Radio Base (SRB) che in questi giorni, si sta installando a Priora in via Santa Maria del Toro, in prossimità dell’incrocio tra lo storico percorso comunale e la Strada Statale 145, in quel tratto denominata Nastro Verde. sorrento antenne di tefonia mobile
. Inoltre la presenza di una tale infrastruttura che non può essere mimetizzata, rappresenterà senz’altro un forte impatto ambientale nello scenario locale che il PUC (Piano Urbanistico Comunale) inquadra come zona tutelata paesaggisticamente (E4). Un progetto che una volta realizzato, oltre alle preoccupazioni primarie per la salute ,inevitabilmente deprezzerà anche gli immobili circostanti. Sulla questione immediatamente sono state allertate le Associazioni ambientaliste e contro le illegalità, presenti sul territorio che provvederanno ad avvisare gli Enti e le Autorità preposte circa l’autorizzazione rilasciata dal Comune. Quest’ultimo sembrerbbe non ancora in possesso di un Regolamento per il corretto inserimento urbanistico e territoriale degli impianti di telefonia mobile (tale risulta l’esito di una ricerca effettuata in proposito). Regolamento che dovrebbe escludere le installazioni di tali dispositivi vicino alle abitazioni. Nel frattempo,si ricorda che con il Decreto Legislativo n. 198/2002, meglio noto come “Decreto Gasparri“, furono concesse una serie di libertà per l’installazione di ripetitori di telefonia mobile sul territorio nazionale. Il risultato è stata una rapida proliferazione di antenne, in particolar modo nei centri abitati. Bisogna tuttavia evidenziare che tale decreto considerava i ripetitori come “opere di urbanizzazione primaria” tipo strade, fogne, illuminazione pubblica, la rete idrica e quella del gas ecc. Tuttavia nello stesso decreto fu stabilito che la distanza minima tra ripetitori e abitazioni doveva essere almeno di 70 metri. Di seguito, nel 2003, la Corte Costituzionale dichiarò, il suddetto decreto, incostituzionale per eccesso di delega. Di seguito la materia fu regolarizzata dal Codice delle Comunicazioni Elettroniche e l’esercizio di ripetitori di telefonia mobile è tuttora subordinata a numerosi criteri, tra cui: il rispetto della normativa ambientale; il rispetto della pianificazione urbana e rurale e del piano delle telecomunicazioni; il rispetto degli obblighi della concessione, dell’accesso o dell’uso di suolo pubblico o privato; il rispetto delle norme relative alla limitazione dell’esposizione delle persone ai campi magnetici prodotti dalle reti di comunicazione elettronica, in conformità alle norme comunitarie.
Nel merito spetta gli enti locali effettuare i suindicati accertamenti per il rilascio delle relative autorizzazioni, mentre le norme a tutela della salute dai rischi dell’elettromagnetismo sono esclusivamente di competenza statale. Su tali basi l’azione delle associazioni e dei cittadini di via Santa Maria del Toro che oltre ad una immediata richiesta di Accesso agli Atti agli Uffici comunali si adopereranno pressi gli Enti e Autorità preposte circa la legittimazione dei permessi. Nel contempo, non si può non nutrire fiducia in un intervento anche del Sindaco Massimo Coppola che sarà chiamato a far prevalere il buon senso, prediligendo, ad un interesse privato, oltre a contesto ambientale circostante, la tutela della salute dei cittadini che tra l’altro imperterriti continuano ad avere fiducia nel cambiamento. – 31 marzo 2024