24 Novembre 2024
23:10

Sorrento, Vallone di Mulini, assolto Mariano Pontecorvo.

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E’ quanto viene riportato da un articolo a firma di Nino Esposito sul quotidiano “Roma”.  I lavori di ristrutturazione del vecchio mulino furono bloccati per presunti abusi , ma per il Tribunale il fatto non sussiste. Sconcerto, per una tale decisione, da parte delle associazioni ambientaliste che all’epoca denunciarono la vicenda ma incomprensibilmente non ebbero la possibilità di costituirsi parte civile nel processo. Ora, in attesa delle motivazioni,  si vaglia il ricorso.

 Sorrento – “Il fatto non sussiste , assoluzione con formula piena  per Mariano Pontecorvo, ex assessore  della giunta  di Giuseppe Cuomo, ora consigliere comunale di minoranza. I lavori sulla struttura  edilizia, nota come il mulino  nel Vallone dei Mulini, a Piazza Tasso, sono stati effettuati  in piena legalità. Non ci furono abusi edilizi. È quanto ha stabilito  il Giudice Monocratico del Tribunale di Torre Annunziata, Carmela De Simone che ha disposto la restituzione del bene sequestrato. “ – così l’inizio dell’Articolo a firma di Nino Esposito  sul quotidiano  Roma di ieri mattina 12 aprile 2024.  – “ I presunti abusi – continua l’articolo di Esposito –   furono segnalati da alcune associazioni ambientaliste  cittadine  le quali reputarono non chiaro l’obbiettivo finale  di tali lavori di ristrutturazione edilizia , comunque autorizzati. Il Vallone dei Mulini, infatti, e la sua storica struttura  edilizia deperito nel corso degli anni è stato al centro di un caso giudiziario fatto di presunti abusi edilizi e strane dimenticanze  che aveva portato a processo Mariano Pontecorvo e il suo tecnico Immacolata Mascolo, ma che non aveva messo il Comune nella condizione di decidere se costituirsi contro Pontecorvo – a capo di una società “il Maccheronificio srl”, che ha comprato il vecchio mulino incastonato nel Vallone dei Mulini, patrimonio dell’UNESCO – dopo una perizia  dell’ufficio tecnico comunale, scatenando le ire  delle associazioni ambientaliste  cittadine  e in particolare  del WWF e dei VAS.” – Associazioni che all’epoca, seppure avevano segnalato la vicenda, invano cercarono di essere  ammesse come Parte Civile nel processo.

“Dal procuratore  Pierpaolo Filippelli – evidenzia inoltre Nino Esposito –  veniva contestato a Pontecorvo un intervento  di profonda ristrutturazione fermato dal Pm di Torre Annunziata il 10 marzo 2020. Dagli accertamenti –  si leggeva  in una nota della Procura – non è stato possibile chiarire quale sia  la destinazione finale che si intende imprimere al fabbricato all’esito dei lavori in corso”. Gli ambientalisti  – conclude Esposito – non intendono arrendersi alla sentenza espressa a favore  di Pontecorvo e fanno sapere che intendono leggere le motivazioni, previste tra novanta giorni, per decidere eventuali ricorsi.” – 13 aprile 2024

Fonte:Roma
Foto di repertorio
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