Una straordinaria vittoria, quella del presidente della Regione Campania. Per il Consiglio di Stato inaccettabili procedure Governo e conferma pienamente le tesi della regione Campania.
Il Consiglio di Stato (IV Sezione) ha confermato pienamente le tesi della Campania, censurando i ritardi e ha stabilito l’inaccettabilità delle procedure messe in campo dal Governo. Per il presidente Vincenzo De Luca, tale sentenza rappresenta, dopo mesi di polemiche, una straordinaria vittoria.
Un risultato della battaglia di civiltà e di dignità nella quale si sono impegnati in questi mesi centinaia di sindaci, amministratori, semplici cittadini. Un motivo di grande speranza e di grande soddisfazione per quanti hanno creduto nella giustizia amministrativa del nostro Paese.
“ Il Consiglio di Stato – ricorda ancora De Luca, -ha considerato pretestuosa la sopravvenienza dell’articolo 10 del Decreto coesione: smantellata la norma che surrettiziamente introduceva la vicenda Bagnoli nel Fondo di sviluppo e coesione”. “Ci si augura che a questo punto sia terminata la lunga e vergognosa catena di pretesti, di dilazioni, di ritardi strumentali, che ha penalizzato e penalizza le imprese, le famiglie, i Comuni della Campania. Ci si augura inoltre di poter cominciare a lavorare nell’interesse delle nostre comunità”, conclude il presidente della Regione.
Sulla questione è intervenuta con una nota anche la vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picierno: “Il Consiglio di Stato boccia sonoramente il Governo e sposa le ragioni della Regione Campania riguardo il procedimento di stipula dell’Accordo di coesione per la destinazione dei fondi FSC – commenta la Picierno – “I ritardi dell’esecutivo sono quindi da considerarsi inaccettabili, poiché erano ispirati da ragioni di partito. Si tratta di un’altra figuraccia per Giorgia Meloni e per i suoi ministri, che continuano a concepire il Sud come un fardello invece che come una risorsa. Allo stesso tempo mostrano un’assoluta ignoranza riguardo i fondametali procedimenti amministrativi” . Dall’Esecutivo risponde il Ministro Fitto, per il quale :“Risultano incomprensibili le reazioni festanti alla sentenza odierna del Consiglio di Stato. La sentenza, che pure contiene alcuni ‘elementi singolari’, non modifica in alcun modo l’iter di definizione dell’Accordo per la Coesione tra la Presidenza del Consiglio e la Regione Campania. – Per Gennaro Oliviero,Presidente del Consiglio Regionale,” aveva ragione, il presidente De Luca ha fatto bene a difendere fino in fondo le ragioni dell’intera regione e dei suoi cittadini. Ora mi auguro ci sia distensione e leale collaborazione fra governo e Regione”- Mentre per il candidato al parlamento europeo del Partito democratico Raffaele Topo: La decisione della magistratura segna la fine dell’ostilità nei confronti della Campania, è una vittoria dell’intero Sud Italia”. IV sezione del Consiglio di Stato che censura i ritardi del ministero del Sud e della Coesione territoriale nel definire il procedimento dell’accordo di coesione con la Regione Campania per la destinazione dei fondi, dando ragione al governatore Vincenzo De Luca. I magistrati hanno accertato l’obbligo del ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e il Pnrr di “definire il procedimento di stipula dell’accordo di coesione con la Regione Campania per la destinazione dei fondi. La protesta a Roma era il grido di intere comunità del Mezzogiorno d’Italia che chiedevano al governo rispetto per i suoi cittadini, per i sindaci e per gli amministratori finiti nel limbo burocratico del governo”. La Regione Campania aveva fatto ricorso a gennaio lamentando il ritardo nella conclusione dell’accordo, stipulato invece con la maggior parte delle altre Regioni e Province autonome, e l’impossibilità di finanziare numerosi interventi strategici per il territorio campano”. Il ministro competente, ora, avrà 45 giorni per concludere il procedimento e prendere posizione sulla sussistenza di tutte le condizioni richieste dalla legge per la stipula dell’accordo di coesione. – 15 maggio 2024.