Borse di studio per studenti universitari che hanno svolto una tesi sulla criminalità organizzata. Premiato anche Claudio d’Esposito presidente del Www Terre del Tirreno
Napoli – Come ogni anno il Comune di Napoli ricorda la figura del sociologo e politico Amato Lamberti. Durante l’evento, presso la Sala Giunta di Palazzo San Giacomo Napoli, sono state consegnate le tre borse di studio dell’undicesima edizione del Premio Nazionale”‘Amato Lamberti”.Piemontese di nascita ma campano di adozione in quanto è vissuto nella nostra regione fin dal 1958, quando la sua famiglia si trasferì a Salerno È stato docente di Sociologia della devianza e della criminalità presso la Facoltà di Sociologia dell’ Università degli Studi di Napoli . Ha fondato e diretto l’Osservatorio sulla Camorra della Fondazione Colasanto. Fu il fondatore dei Verdi in Campania, nonché Assessore alla Normalità del Comune di Napoli, dal 1993 al 1995, e Presidente della Provincia di Napoli, dal 1995 al 2004. È stato autore di libri, ricerche e saggi su fenomeni di delinquenza e, in particolare, sulla camorra. È morto a Salerno nel 2012 all’età di 69 anni.
È stato il presidente del Premio Nino Daniele a introdurre i lavori mentre è toccato ai docenti Luciano Brancaccio e Anna Maria Zaccaria, componenti della giuria, illustrare le motivazioni che hanno attribuito i premi per la categoria Tesi di dottorato a Giordana Pepè, Università degli studi di Milano-Bicocca mentre per le tesi di laurea magistrale, riconoscimento a Tea Maistro, Università degli studi di Milano e Laura Bellucci dell’Università degli studi di Roma ,Tor Vergata. A consegnare le pergamene e l’assegno da mille euro è stato il professore Nando Dalla Chiesa presidente di SISMA, Società scientifica Italiana degli Studi su Mafie e Antimafia. Dalla Chiesa, che poi ha ricordato Amato Lamberti, ha sottolineato:”Sono state premiate tre donne e questo conforta la mia teoria secondo la quale l’ossatura del movimento dell’Antimafia è donna.È un dato scientifico rivelatore, è stato un punto di riferimento importante nell’Accademia dove non si parlava e non si studiava il fenomeno della criminalità organizzata. Trovo giusto che questo premio sia intitolato a lui.Il movimento antimafia degli anni 80 ha rappresentato una frattura nella nostra società, ricordo la manifestazione dei centomila a Ottaviano contro il clan del boss Cutolo ed a Palermo la marcia a Ciaculli nella tenuta della famiglia dei Greco.Proprio in questo periodo scoprii Lamberti, un sociologo che diede forza al nascente movimento anticamorra in un clima di sentita partecipazione della società civile e dei giovani che negli anni hanno messo le radici nel Paese.
Il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi dopo aver salutato le vincitrici ha ringraziato Nando Dalla Chiesa per la sua presenza e sottolineato: Come la figura di Amato Lamberti ha saputo sempre mettere insieme la fatica dell’amministratore e l’azione e la ricerca, il conoscere determinati fenomeni.Cose che ora sono ovvie ma 20 anni fa erano davvero rivoluzionare. La scelta che il Premio Nazionale Amato Lamberti venga svolto a Palazzo San Giacomo è molto importante, il Comune di Napoli deve essere accanto a questi percorsi di conoscenza per costruire risposte efficaci. Il primo cittadino ha poi parlato della complessità dei fenomeni come quello della criminalità organizzata:Bisogna studiarli, conoscere la genesi, le sfaccettature, i processi. È un lavoro difficile che serve per rendere efficace il contrasto non solo delle forze dell’ordine e della magistratura. Le mafie cambiano di continuo, immaginate l’impatto delle nuove tecnologie occorre specializzarsi per circoscrivere le zone grigie, i condizionamenti e le infiltrazione.
Una targa speciale è stata consegnata da Aldo De Chiara a Claudio D’Esposito, presidente di WWF Terre del Tirreno e responsabile dell’area protetta WWF di Sant’Agnello, Penisola Sorrentina. – 20 giugno 2024