Su iniziativa di Giuseppe Tito, convocato d’urgenza Gori ed Ente Idrico Campano all’apertura di un tavolo tecnico che si terrà giovedì mattina a Piano di Sorrento, nella Sala consiliare
A quasi una settimana dall’inizio della grave emergenza idrica che ha colpito l’intero territorio della penisola sorrentina e l’isola di Capri, causata dalla rottura di una condotta a Castellammare di Stabia,con inevitabili forti disagi per la popolazione residente (che continua a pagare bollette super salate) e gravi ricadute sull’economia turistica locale, dopo l’immadiata iniziativa afavore dei residenti da parte del sindaco di Capri, si registra finalmente una presa di posizione anche da parte dei sindaci peninsulari. A farsi promotore di una iniziativa volta a fare chiarezza su quanto accaduto, come di consueto accade in determinate situazioni, il Primo Cittadino di Meta nonchè Consigliere della Citta Metropolitana di Napoli, Giuseppe Tito. ” Ancora una volta la Penisola Sorrentina viene colpita da una grave emergenza idrica. E’ una questione che purtroppo si ripresenta con forti disagi per cittadini, turisti, operatori commerciali e turistici, imprese. – ha dichiarato Giuseppe Tito – “Proprio per questo, stamane (ieri 24/06/2024 n.d.r.) noi Sindaci della Penisola Sorrentina abbiamo convocato d’urgenza Gori ed Ente Idrico Campano all’apertura di un tavolo tecnico che si terrà giovedì mattina a Piano di Sorrento, nella Sala consiliare.” – e infine a concluso Tito -“Intendiamo discutere e avere aggiornamenti sulle necessarie azioni volte a prevenire improvvisi guasti lungo le reti, sulla chiusura dei cantieri avviati sui nostri territori e sulle comunicazioni rivolte all’utenza sia per l’attivazione del servizio idrico sostitutivo sia per il ripristino del servizio.” – Come più volte ribadito quella della emergenza idrica in penisola sorrentina, anche alla luce degli ultimi eventi, tra sovraffollamento turistico, viabilità, traffico, inquinamento, dissesto idrogeologico etc.., rappresenta anch’essa una forte criticità che si va a sommare alle ulteriori gravi problematiche che da tempo attanagliano un territorio la cui economia è totalmente basata sul turismo e che tra l’altro si vanta di offrire una ospitalità ad altro livello. Senza dimenticare le sofferenze e i disagi che gran parte della popolazione continua a subire, sarebbe ora che le amministrazioni, oltre al confronto con chi di dovere per scongiurare ulteriori sgradevoli vicende come quella appena subita, iniziassero a chiedersi quale direzione il territorio intende percorrere nell’immediato futuro. Ovvero, perpetuare in politiche volte ad incrementare un turismo di massa , spesso praticato in barba al ripsetto delle più elementari regole e che soffoca un territorio ormai al limite, oppure considerare le esigenze di una gran parte della popolazione residente che non chiede altro di vivere in tranquillità la propria terra. Si spera che quello di giovedì possa essere il primo di una lunga serie di incontri tra i sindaci peninsulari e che determinati confronti possano essere sempre più costruttivi e portino risposte ai tanti quesiti posti dalla comunità locale. – 25 giugno 2024 – salvatorecaccaviello