21 Novembre 2024
23:57

Salario minimo, nei contratti pubblici, approvato anche dal Comune di Napoli

Facebook
WhatsApp
Telegram
X
Threads
LinkedIn
Tutti gli operatori economici ai quali il Comune affiderà lavori, forniture e servizi dovranno prevedere un trattamento economico per i dipendenti non inferiore a 9 euro l’ora.

Napoli – La Giunta comunale ha approvato un atto di indirizzo ,finalizzato alla tutela della retribuzione minima oraria salariale nei contratti del Comune . La delibera è stata adottata su proposta dell’Assessore al Lavoro, Chiara Marciani e impegna direttamente sia l’Amministrazione che le società partecipate del Comune. Il documento che rappresenta un ulteriore tassello nel quadro delle iniziative volute dalfoto sindaco Manfredi per offrire maggiori tutele ai lavoratori, integra il protocollo d’intesa su sicurezza e legalità negli appalti e nei subappalti, che il Comune di Napoli stipulerà con le organizzazioni sindacali. Lo schema del protocollo d’intesa è finalizzato anche ad assicurare ai lavoratori impiegati negli appalti le migliori garanzie economiche e normative. L’atto di indirizzo ha recepito l’ordine del giorno a firma del Consigliere Sergio D’Angelo, che il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità nello scorso novembre. Per l’Assessore Marciani, tale delibera  contiene anche vincoli sui contratti collettivi che devono essere applicati al personale impiegato nei lavori, nei servizi e nelle forniture oggetto di appalti pubblici, in coerenza con la disciplina prevista dal nuovo Codice dei contratti pubblici.  L’Amministrazione intende garantire la dignità del lavoro e con gli ultimi atti approvati dalla Giunta vengono prescritte ulteriori garanzie, di sicurezza ed economiche, rispetto a quelle già previste dalla legislazione vigente.  Mentre in un suo intervento, il consigliere D’Angelo evidenzia che  l’obbiettivo non è quello di sostituirsi  al Parlamento e alla politica nazionale, ma quello di  lanciare un segnale dalla più grande città del sud, dove più che altrove è largamente diffuso il lavoro povero .  Basta pertanto a paghe da fame, soprattutto da parte di chi esegue lavori per conto delle amministrazioni pubbliche. – 21 luglio 2024

Fonte, Ansa
Facebook
WhatsApp
Telegram
X
Threads
LinkedIn