Sorrento – In questi giorni, abbiamo appreso che la settimana scorsa un sedicente giornalista,al momento sospeso dall’Ordine, a mezzo di un semisconosciuto blog online ha pubblicato un articolo richiamante le possibili dimissioni del riconfermato presidente dell’Istituto di Cultura Torquato Tasso, Luciano Russo. A tale proposito bisogna evidenziare che già da tempo lo pseudo giornalista, direttore e probabile unico lettore del suddetto blog, combatte una sterile battaglia social contro Luciano Russo, per motivi allo stato sconosciuti. Un contrasto perenne che non risparmia collaboratori ed estimatori dell’azione culturale del Russo, tanto da beccarsi anche una serie di querele. Tuttavia solo al fine di una migliore comprensione di quanto segue, è necessaria una glossa in ordine al soggetto autore dell’articolo in questione. A tale proposito, si rimane trasecolati nel constatare che qualche persona, con un minimo di buon senso ancora a lui vicino, non provveda ad erudirlo al fine di evitargli figure barbine. Facendo un passo indietro nel tempo si ricorda che, Luciano Russo, indagato in un procedimento penale nei mesi scorsi, appurava la presenza di articoli online scritti dal giustizialista, pseudo giornalista e lettore in questione, tanto da sostituirsi agli organi giudicanti e condannava pubblicamente il Russo. E’ doveroso evidenziare che il procedimento penale di cui sopra è stato definito con proscioglimento a formula piena nei confronti di Luciano Russo. Pertanto si ritiene opportuno invitare “il direttore strillante”, evidentemente privo di adeguata educazione giuridica, a ripassare la struttura del procedimento penale, a leggere attentamente e soprattutto comprendere la ratio dell’art. 27 della Carta Costituzionale e, infine, studiare la distinzione tra “imputato” e “indagato”.
Come è noto Russo Luciano ha presenziato come opinionista in molte interviste pubblicate on line anche dalla pagina Reporter Sorrento. Non a caso il “direttore” in passato ha criticato anche i giornalisti di reportsorrento.it colpevoli , a suo dire, di pubblicare interviste “ a senso unico”.
Anche qui c’è disinformazione da parte del “direttore”, in quanto dimentica di aver più volte declinato una serie di inviti ad un pubblico confronto. I video sono tutti presenti sul sito Facebook e dunque facilmente accessibili all’utenza. Evidentemente “ il direttore” preferisce la confort zone del suo pc, avendo contezza che oltre a dichiarazioni prive di fondamento non ha nulla di pubblico interesse da offrire ai suoi potenziali lettori.
Tornando all’articolo del 20 luglio 2024, “il direttore” ha citato lo scrivente e i suoi collaboratori, in relazione ad una vicenda a chi scrive estranea ( presidenza dell’Istituto di Cultura Tasso).
Anche se, in merito, talvolta sono state trasmesse in diretta delle interviste a vari artisti e giornalisti, riscontrando un considerevole apprezzamento. Invero, si tratta di situazioni che esulano dall’elezione del presidente dell’Istituto e non idonee a giustificare in alcun modo gli attacchi biechi del semisconosciuto “blog strillante”. Volendo approfondire la personalità del “direttore”, dalle continue insensate accuse e talvolta violenti diffamazioni caratterizzanti determinati articoli, si potrebbe inquadrare il soggetto come un eterno frustrato con grossi problemi esistenziali dovuti per lo più agli innumerevoli insuccessi collezionati durante una esistenza che rasenta una mediocrità, caratterizzata da inettitudine e megalomania e che spesso sfocia in una rabbia aggressiva. Caratteristiche che insieme alla tendenza innata all’imbroglio, l’hanno costretto ad allontanarsi dal paese natìo e rifugiarsi nei vicoli della nostra città. Dove , in collaborazione con altri due o tre soggetti , alcuni contraddistinti anch’essi dalla grossa mole, dall’imbroglio facile nonché da una lunga serie di insuccessi esistenziali, tanto da essere emarginati da tutti e relegati nel nulla cosmico, si dedicano a diffamare a destra e a manca. La loro attività, con scritti volgari, calunniosi e denigratori, non senza dispensare continui schiaffi alla sintassi e alla più elementare grammatica, spesso conditi con qualche richiamo in latino, tanto per mascherare la evidente deficienza ,è quella di ergersi addirittura a giudici dell’operato altrui convinti di tener in pugno la città, compreso i vertici dell’Amministrazione comunale, e i vari componenti della Giunta e del Consiglio comunale. Alla luce di quanto esposto, e per non tediare i gentili lettori, concludiamo invitando “il direttore” ad occuparsi di vicende feconde per la Penisola e soprattutto di mettere da parte l’ingiustificato livore e rancore che nutre verso i nostri cittadini e magari godendosi , come già qualcuno di recente ha sottolineato, in merito ad altro pseudo “giornalista cabarettista”, la meritata (o non), pensione in attesa che, come per tutti, il tempo faccia inesorabilmente poi il suo corso. – 25 luglio 2024 – Giovanni Maresca