Nonostante il caldo torrido che sta mettendo alle strette famiglie e imprese, l’Azienda ripropone l’intervento alla condotta di Pozzano con l’interruzione della erogazione idrica lungo il territorio dal 30 luglio all’1 agosto. Intanto, di fronte a tali interminabili disagi,la politica locale continua a rimanere silente
Dopo l’intervento ,dei giorni scorsi, da parte della Magistratura che ha bloccato le operazioni di riparazione da parte della Gori sulla condotta di Pozzano, per sostituire 50 metri di tubazioni collassate qualche settimana fa, si sperava che il tutto fosse rimandato quanto meno dopo settembre. Invece l’Azienda, ancora una volta, senza farsi alcuno scrupolo circa i forti disagi già provocati alla popolazione e alle tante imprese turistiche del territorio, ha riproposto immediatamente l’intervento, calendarizzandolo dal 30 luglio all’1 di Agosto. Un periodo in cui il Meteo prevede temperature intorno ai 40 gradi che metteranno a dura prova l’intera comunità. Chiaramente con la nuova interruzione idrica i disagi saranno moltiplicati, in particolar modo per quella fascia di popolazione più debole come gli anziani e i bambini, senza parlare poi delle grosse problematiche causate alle tante attività turistiche del territorio. Probabilmente l’intevento alla condotta risulta essere talmente urgente da non rimandarlo, anche perchè stavolta ad assistere ci sarà un consulente tecnico della Procura. Una criticità quella della interruzione idrica che puntualmente si ripresenta, visto lo stato in cui versa l’intera rete idrica lungo il territorio sorrentino che causa costanti disservizi a fronte di costi molto salati per l’utenza. Intanto, risulta essere ancora più grave che di fronte ad una tale emergenza la politica locale continua a rimanere silente . Gli stessi sindaci peninsulari, il cui intervento da più parti è invocato, sembrerebbero rimanere nell’angolo in attesa che qualche miracolo avvenga o quanto meno, visto che non si riesce a parlare con una sola voce, non sono presi assolutamente in considerazione di fronte a determinate criticità quando invece si dovrebbe mostrare il pugno duro. Quindi inutile lamentarsi, così come spesso accade per altre ataviche problematiche che affliggono il territorio, bisogna che la comunità si rassegni e affrontare con le proprie forze l’ennesimo duro sacrificio.- 28 luglio 2024 – salvatorecaccaviello