21 Novembre 2024
11:31

Nicola Gratteri, le riforme della giustizia del governo di Giorgia Meloni sono state realizzate senza tenere conto della realtà

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L’abolizione dell’abuso d’ufficio rappresenta  favore ai raccomandati”. La paura della firma dei sindaci? “Una foglia di fico, la verità è che il potere non vuole essere controllato”. Le riforme della giustizia del governo di Giorgia Meloni sono state realizzate senza tenere conto della realtà, in carcere ci vanno sempre i soliti noti: tossicodipendenti  e delinquenti abituali“. Le modifiche al reato di traffico d’influenza del ministro Carlo Nordio servono a impedire che si possa dimostrare un reato come questo

Intervistato dai giornalisti Marco Lillo e Antonio Massari, il Procuratore di Napoli, Nicola Gratteri,  è intervenuto su diversi argomenti ,alla Festa del Fatto Quotidiano. Dalle riforme della Giustizia alle carceri, Nicola Gratteri è un fiume in piena.  L’abolizione dell’abuso d’ufficio, per il procuratore di Napoli, rappresenta  “Un favore ai raccomandati”. La paura della firma dei sindaci? “Una foglia di fico, la verità è che il potere non vuole essere controllato”. Le riforme della giustizia del governo di Giorgia Meloni? “Fatte senza tenere conto della realtà, in carcere ci vanno sempre i soliti noti: tossicodipendenti che delinquono a causa della loro tossicodipendenza e delinquenti abituali. Le modifiche al reato di traffico d’influenza del ministro Carlo Nordio “servono a impedire che si possa dimostrare un reato come questo”. Altro argomento discusso, quello delle intercettazioni telefoniche:Il ministro Nordio ha detto che costano 170 milioni l’anno – ha ricordato Gratteri – Noi a Napoli abbiamo sequestrato 280 milioni di Bitcoin, li abbiamo trasformati in euro: quando la sentenza sarà definitiva questi soldi potranno essere spesi. Quindi con una sola operazione ci siamo pagati un anno e mezzo d’intercettazioni”. Inoltre, “tutte le indagini fatte con le intercettazioni telefoniche portano un guadagno per lo Stato: pensate a tutte le indagini che portano a sequestro di beni di lusso, oro, orologi, pietre preziose. Beni che messi all’asta sarebbero tutti venduti subito”. Nordio, però, ha spesso assicurato che le intercettazioni per reati di mafia e terrorismo non saranno toccate: “Sì, ma cosa intende fare per le intercettazioni relative ai reati contro la pubblica amministrazione? Sono quelli della zona grigia, dei colletti bianchi, spesso paralleli agli affari delle mafie. Il ministro deve dirci cosa vuole fare per questi casi: potremo usare comunque il trojan e le intercettazioni?”Il Procuratore di Napoli,esperto d’indagine sulla ‘ndrangheta, ha ricordato in via preliminare che “molte delle riforme di oggi sono figlie del cosiddetto governo dei migliori (cioè quello di Draghi ndr). All’epoca non ne faceva parte Fratelli d’Italia, che però ora è al governo. Quindi nessuno può dire: io non c’entro”. Per due volte poi Gratteri ha criticato alcuni suoi colleghi “importanti e autorevoli, dicevano che la riforma Cartabia era una buona riforma. Anche per questo motivo oggi la credibilità della magistratura è ai minimi termini. Io ho sempre detto che Draghi non capiva di giustizia e di sicurezza, ma la gente nascondeva la testa”. E’ dunque in continuità con quei provvedimenti che arrivano le riforme varate da questo esecutivo. “Si fanno le riforme senza tenere conto della realtà“, ha detto Gratteri, riferendosi alla norma che triplica il numero di giudici deputati a decidere sulle misure cautelari. “Ma c’è un problema pratico: siccome non si è avuto il coraggio di chiudere i piccoli tribunali, mediamente ci sono 7 giudici in media nei Palazzi di giustizia. Quindi tre si occupano dell’ordinanza cautelare, uno dell’udienza preliminare, ne restano due che però non bastano per fare un collegio e quindi celebrare un processo”. – 08 settembre 2024
Fonte e foto, Il Fatto Quotidiano
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