Anche un ricorso al Tar non sembra spaventare il Comitato anti antenna ,ormai deciso ad andare fino in fondo alla questione, consapevole di portare avanti una giusta battaglia. Circa la quale la sensibilità dell’Amministrazione comunale e l’appoggio della comunità locale si stanno rivelando determinanti.
Sorrento – Non si arresta la battaglia degli abitanti di via Santa Maria del Toro, nella frazione di Priora, per dire no all’antenna per telefonia mobile (SRB Stazione Radio Base) che la wind si accingerebbe a realizzare nelle vicinanze di un gruppo di abitazioni lungo la storica stradina comunale. L’occasione per ribadire la contrarietà dei residenti è stata anche l’ annuale Sagra dell’Uva, dove sono stati esposti degli striscioni contrari all’installazione della struttura. Ulteriore dimostrazione che vede gran parte della comunità condividere le proccupazioni dei cittadini direttamente coinvolti. La cui azione, nel riepilogare l’intera vicenda che ebbe inizio nella primavera scorsa, con i primi lavori sull’area dove verrebbe realizzata la SRB, fu decisiva nel contrastare tale iniziativa. Secondo il progetto la struttura dovrebbe essere installata in un terreno confinante con la storica stradina ,in vicinanza di un agglomerato di case, in corrispondenza della SS145. Una struttura che non può essere mimetizzata e che pertanto rappresenterà un forte impatto ambientale nello scenario locale che il PUC (Piano Urbanistico Comunale) inquadra come zona tutelata paesaggisticamente (E4). Nel frattempo, forti e giustificate, le preoccupazioni circa il potenziale inquinamento elettromagnetico che l’impianto una volta in funzione potrebbe sprigionare con ricadute sulla salute degli abitanti circostanti. Una azione unanime e immediata quella dei residenti che si sono attivati , da subito, per una raccolta firme di seguito protocollata al Comune. Dove, con l’immediato interesse del Sindaco, Massimo Coppola,altrettanto tempestivamente si registrò l’intervento da parte del Responsabile dell’Ufficio Tecnico, Arch. Filippo Di Martino con un provvedimento di sospensione in autotutela della determina all’epoca adottata a seguito della conclusione positiva alla conferenza dei servizi al fine di realizzare la struttura. Il Dirigente, in tale occasione evidenziò che tale provvedimento era scaturito a seguito di una petizione con raccolta firme e la denuncia di un privato, indirizzate al Sindaco, aventi per oggetto le gravi conseguenze per la salute pubblica derivanti da tale futuro impianto. Una prima sospensione in autotutela per trenta giorni, in attesa anche dei rilievi dell’Arpac (Agenzia Regionale per la Protezione ambientale della Campania) sollecitati proprio dal Comune. anche se come sentenzia il Consiglio di Stato tale parere “ ai sensi dell’art. 87, comma 4, d.lgs. n. 259/2003, non è atto presupposto in grado di condizionare il provvedimento autorizzativo del Comune alla realizzazione di stazioni radio base per la telefonia mobile, configurandosi come provvedimento autonomo e strumentale alla concreta attivazione dell’impianto”. Pertanto, come nel caso di Santa Maria del Toro, l’autorizzazione alla costruzione dell’impianto prescinde dal parere dell’ARPA, il quale può essere emanato anche successivamente, in quanto necessario esclusivamente per consentire l’effettiva messa in funzione dell’impianto. In ragione di ciò, secondo il Collegio, è ben possibile che si formi il silenzio assenso ex art. 87 del D.Lgs. n. 259 del 2003 e quindi che l’autorizzazione alla costruzione di impianti radio per la telefonia mobile si consolidi anche in assenza del parere dell’ARPA, che, come detto, inerisce esclusivamente all’operatività dell’impianto ed è, quindi, oggetto di un procedimento autonomo e separato che ben può concludersi successivamente. Ulteriore evidente preoccupazione evidenziata dai residenti, semmai fosse realizzata la struttura, potrebbe essere senz’altro l’immediato deprezzamento delle loro abitazioni, che , secondo gli esperti, arriva anche al 20%. Nel merito, tuttavia, si registrano alcune recenti sentenze che hanno dato ragione ai proprietari di immobili in vicinanza di tali strutture. Ad una prima sospensione seguì una seconda ed infine, a seguito di sopralluogo, il sequestro per alcune strutture considerate illegittime,realizzate lungo l’area dove deve sorgere la Stazione Radio Base, con successivo ingiunzione alla demolizione e al ripristino dello stato dei luoghi. In mancanza del quale dopo il termine consentito,oltre a sanzioni l’area potrebbe essere acquisita a patrimonio comunale. Chiaramente l’Azienda di telecomunicazioni coinvolta, non è stata con le mani in mano ed in seguito all’iniziativa del Comune di Sorrento, ha ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale. Tale iniziativa ha ulteriormente compattato il comitato anti antenna ,ormai deciso ad andare fino in fondo alla questione con eventuali ulteriori ricorsi a Enti ed Autorità istituzionali, semmai soccombenti alla decisione del Tar . Nel frattempo da non sottovalutare ,come gia ribadito, e sostenuto da varie sentenze ,il rivalersi per l’ingente danno economico conseguente al notevole deprezzamento subito dagli immobili coinvolti. Una cosa è certa che a Santa Maria del Toro si continua a rimanere compatti sulle barricate. Cittadini che nel dubbio mai dissipato completamente dalla scienza, temono per la loro salute e soprattutto per quella dei loro figli. Pertanto consapevoli di portare avanti una giusta battaglia circa la quale la sensibilità del Primo Cittadino e l’appoggio della comunità di Priora, si sta rivelando determinante. – 09 ottobre 2024 – salvatorecaccaviello
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