Un intero complesso di 1000 mq,realizzato a partire dal 2007 in un area sottoposta a vincoli paesaggistici e idrogeologici,di proprietà della famiglia dell’ex componente della Giunta Balducelli, a seguito di indagini è stato sequestrato dall’Autorità Giudiziaria
Massalubrense – Un complesso di 1000 mq, composto da edifici, baracche e strade, nonchè una serie di livellamenti e terrazzamenti realizzati, a partire dal 2007, in un area sottoposta a vincoli paesaggistici e idrogeologici, sono stati sequestrati dai Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria dell’aliquota attiva alla Procura di Torre Annunziata, e quelli della locale stazione, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro emesso in via d’urgenza , procedendo al sequestro preventivo di un immobile e di altre strutture ubicate in via Cava. L’ area sequestrata è di proprietà della famiglia di Domenico Tizzano, Assessore alla Tutela Paesaggistica e al Condono della Giunta comunale guidata dal sindaco Lorenzo Balducelli e dimissionario da qualche giorno. Il sequestro in via d’urgenza si è reso necessario al fine di impedire la prosecuzione e il completamento dei lavori abusivi, che erano in corso. Da quanto riportato,nello specifico, le strutture sottoposte a sequestro sono: un palazzo a due piani per una superficie pari a circa 250 mq; una tettoia a pianta irregolare chiusa per tre lati; una tettoia a pianta irregolare destinata a stalla; due baracche; un viale sterrato di oltre 100 mt; un viale interno in parte pavimentato lungo ca. 160 metri; n. 3 varchi di accesso (di cui uno pedonale e due carrabili); un manufatto prefabbricato, destinato ad abitazione. Inoltre, due cabine in legno destinate a servizi igienici; una muratura di contenimento di terrapieno; una serie di buche profonde circa 60 cm., destinate verosimilmente a consentire la collocazione dei pali della illuminazione. Nonchè uno sbancamento, con riporto di terreno, dell’intera area di circa 1000 mq mediante il taglio della scarpata, il riporto e il livellamento sul terrazzamento di via Cava (fonte lo Strillone.tv). Secondo quanto riportato da “Il Fatto Quotidiano” (in un articolo a firma di Vincenzo Iurillo del 18 ootbre 2024), la nota a firma del Procuratore Capo, Nunzio Fragliasso che informa che i carabinieri hanno sequestrato l’immobile abusivo di Tizzano (e del padre). Viene contestato il reato di lottizzazione abusiva e di opere realizzate in zona sottoposta a vincoli paesaggistici e idrogeologici, in assenza di pareri e autorizzazioni di Soprintendenza e Genio Civile. Dalle indagini è emerso che, fino al 2007, l’area ora sottoposta a sequestro era del tutto “spoglia“, senza alcun tipo di costruzione. La stessa, a partire dal 2007, sarebbe poi stata progressivamente trasformata, anche attraverso opere di urbanizzazione, come la costruzione di strade, viali e varchi d’accesso. Col risultato che il territorio, completamente antropizzato, è stato del tutto snaturato della sua originaria bellezza e delle sue particolari caratteristiche naturali. Da quanto risultato dalle aerofotogrammetrie, l’area era deserta fino almeno al 2007 e pertanto priva di qualsiasi costruzione. Ulteriori accertamenti, hanno evidenziato inoltre, che le opere sottoposte a sequestro sarebbero state realizzate: in assenza di qualsiasi titolo abilitativo, in parte sulla scorta di un titolo inidoneo e, in parte, sulla scorta di una concessione edilizia in sanatoria ritenuta illecita. I Pubblici Ministeri, evidenzia Il Fatto Quotidiano, sostengono in sostanza che l’intera area intorno a casa Tizzano, su via Cava, fu sottoposta a lavori che la stravolsero e la trasformarono in quel che appare agli occhi adesso. Ed il reato di lottizzazione abusiva è molto più grave rispetto all’imputazione di un semplice abuso edilizio. Se processualmente accertata,anche con una eventuale sentenza di prescrizione, comporta la confisca e l’acquisizione al patrimonio comunale per finalità di interesse pubblico. Il sequestro dell’intero complesso di proprietà dell’ex assessore rappresenta, in ordine cronologico, l’ultimo di una serie di recenti avvenimenti che hanno investito il Comune di Massalubrense. Dal sequestro di via Cava, la strada che conduce a casa Tizzano, a causa dei lavori di messa in sicurezza realizzati in totale difformità dal progetto autorizzato dal Genio Civile; una prima Ordinanza di demolizione dell’immobile dei Tizzano, emessa dal dirigente dell’Utc Giuseppe Maresca, sul presupposto di una dichiarazione mendace dei tempi di realizzazione dell’abuso condonato; il sequestro dell’archivio comunale che vede indagato anche il sindaco Balducelli. A breve rientrerà l’allerta meteo che sta interessando l’intera penisola sorrentina e il sole ritornerà a splendere di nuovo nel cielo, ma non certo a Massalubrense dove il Comune continuerà a rimanere nella bufera. – 19 ottobre 2024
Fonte il Fatto quotidiano;Lo strillone.tv; foto Il Mattino