3 Dicembre 2024
18:22

Massalubrense,a Nerano il WWF denuncia il crollo della scarpata sbancata per la realizzazione di un parcheggio

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E’ quanto si è verificato in via Americo Vespucci a seguito dei recenti nubifragi, dove già nel 2023 era stato realizzato uno sbancamento con taglio di alberature successivamente sequestrato dopo la segnalazione del WWF

Massalubrense – Dopo i recenti fatti dell’ex assessore e della pratica edilizia manomessa e truccata per ottenere la sanatoria, ancora il Comune costiero sotto osservazione. Stavolta, come spesso accaduto in passato è  il Wwf Terre del Tirreno, con il presidente Claudio d’Esposito a sollevare un’altro degli innumerevoli casi di consumo del suolo con evidente speculazione edilizia che ormai da oltre trent’anni stanno modificando e abbruttendo un  paesaggio dalla straordinaria bellezza. In una segnalazione inviata alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, al Comando  Carabinieri Forestali di Castellammare di Stabia e al Comando della Polizia Locale di Massalubrense, come già segnalato in un precedente esposto del 27 giugno scorso, si evidenzia che in località Nerano,  lungo via Amerigo Vespucci nei pressi di un noto ristorante, dopo aver mascherato alla vista l’area con una alta palificata in pali di castagno e rete di colore verde,all’inizio del 2023, si era proceduto al taglio di alberature di ulivo e allo sbancamento della scarpata con estrazione di roccia e terreno. Evento che fu segnalato alle Autorità preposte dall’Associazione ambientalista con successivo  sequestro dell’area ad opera dei militari della Stazione Carabinieri Forestale di Castellammare di Stabia. Di seguito, come spesso accade in questi casi, l’area fu dissequestrata per procedere al ripristino dello stato dei luoghi. Situazione che evidentemente non si verificò, in quanto gli ambientalisti  segnalarono che l’area era stata invece adibita a parcheggio per autoveicoli in uso per tutta la stagione estiva. Un episodio, quest’ultimo, che agli occhi di tanti cittadini perbene,apparve subito come una sorta di sbeffeggiamento circa quanto predisposto dall’Autorità competente e nei confronti di chi è chiamato al controllo del territorio e al rispetto della Legge. Non solo, come talvolta accade da queste parti, la sfacciatagine e la insolenza verso le Istituzioni, cedono poi il passo all’arroganza, con il risultato che , come segnalato di nuovo dal Wwf Terre del Tirreno, l’area che doveva essere ripristinata,poi trasformata in parcheggio, fu oggetto di ulteriori opere edili effettuate con un escavatore.   Ciò nonostante gli ambientalisti sollecitarono un intervento delle Autorità per accertare lo stato dei luoghi e la legittimità delle opere edili realizzate nel frattempo, promuovendo ogni azione consequenziale all’individuazione di eventuali reati. A stagione ormai conclusa, ci ha pensato l’allerta meteo di questi giorni a riportare alla ribalta una  situazione che nonostante gli esposti sembrava essere relegata verso il dimenticatoio . Infatti a causa dei recenti nubifragi  si è verificato l’inevitabile cedimento della scarpata oggetto dello sbancamento realizzato ai margini della strada rotabile ed in zona vincolata sia paesaggisticamente che dal punto di vista idrogeologico. Un evento circa il quale il Wwf pone di nuovo l’attenzione incolpando gli  sbancamenti operati all’epoca, con mezzi pesanti con l’eliminazione delle grosse alberature che con il loro esteso apparato radicale contribuivano  a trattenere il terreno.  Inoltre evidenziando la circostanza che nonostante il sequestro dell’area si sia provveduto al successivo dissequestro con l’utilizzo dell’area come parcheggio auto a margine della carreggiata, immediatamente al di sotto del taglio della montagna, senza che alcuna opera di ripristino e/o messa in sicurezza fosse stata realizzata. Il Wwf Terre del Tirreno sollecita un nuovo intervento da parte delle Autorità ed enti preposti, atto ad accertare i fatti ed individuare ogni responsabilità, anche di carattere omissivo da parte della pubblica Amministrazione ed in relazione all’ipotesi di procurato pericolo, promuovendo, in caso di accertate violazioni di legge, ogni azione consequenziale compreso il sequestro dell’area. Un ulteriore esposto circa una delle tante situazioni di speculazione edilizia che ormai non si contano più lungo tutto il territorio sorrentino. In relazione alle quali Enti ed Autorità locali sembrerebbero inspiegabilmente continuare ad avere le mani legate.  – 23 ottobre 2024

Fonte e foto Wwf Terre del Tirreno

 

 

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