(Immagine di repertorio)
Quello che un tempo fu un percorso lungo il quale passeggiare e godere di panorami mozzafiato è diventata una sorta di pista dove, quotidianamente, una moltitudine di spericolati alla guida di moto e auto, spesso fuori norma, continua a sfidare la sorte mettendo in pericolo la propria e l’altrui esistenza. Inutili gli appelli rivolti alle forze dell’Ordine per maggiori controlli lungo il territorio per derimere determinati fenomeni.
Sorrento – Ormai una situazione insostenibile! Non si contano più, con una cadenza quasi quotidiana, lungo il Nastro Verde si continuano a registrare incidenti stradali talvolta anche con gravi conseguenze. Un’arteria fondamentale per la viabilità della penisola sorrentina che collega il territorio comunale con Sant’Agata sui Due Golfi e la Costiera Amalfitana. Sette chilometri della Strada Statale 145 che, oltre ad offrire dei panorami mozzafiato, visto la larghezza della carreggiata e l’armonia dei vari tornanti nonchè la totale mancanza di controlli da parte delle Autoritù preposte (a diffrenza di come come lo era un tempo) ,si presta ad essere affrontata con disinvoltura e velocità. Un binomio che spesso è causa di gravi incidenti stradali, come quello avvenuto ieri pomeriggio nei pressi dell’hotel Badia che ha visto per l’ennesima volta coinvolto un motociclista. Secondo le prime ricostruzioni, il centauro stava percorrendo il Nastro Verde quando, per cause ancora da accertare, si è scontrato con un autobus in transito. L’impatto è stato molto violento tanto da causare gravi traumi al centauro, visto anche i danni che, sia il mezzo pubblico che la moto, hanno riportato. Immediati i soccorsi con ambulanza e vigili del fuoco per prestare assistenza al motociclista, successivamente trasportato in ospedale. Gli agenti della polizia municipale hanno avviato le indagini per chiarire la dinamica dell’incidente e regolare il traffico nella zona, che ha subito notevoli rallentamenti. Inutile non evidenziare che una delle componenti di tale ennesimo incidente non sia stata la velocità con la quale,nella stragrande maggioranza dei casi, si affrontano i tornanti e i rettilinei del Nastro Verde con moto e auto. Mezzi alla cui guida sembrano esserci persone che pensando di emulare le gesta di piloti da Moto GP e FormulaUno, se ne strafregano della propria esistenza e di quella altrui. In particolar modo se si pensa che un tempo tale strada era molto controllata dalle Forze dell’Ordine con quotidiani posti di blocco, durante i quali si verificavano anche le caratteristiche dei mezzi. Ad esempio l’ormai tipico rombo, da vetture di competizione,provocato da tubi di scarico modificati e talvolta non a norma, un tempo non era consentito e spesso portava al sequestro del motoveicolo. Ora invece sembra tutto regolare: sia i rombi assordanti, sia le competizioni tra moto in particolar modo durante le ore notturne , così come le vetture modificate che continuano a misurare la loro potenza e la scaltrezza dei “piloti” nell’affrontare un tale impegnativo percorso. Il tutto in contrasto con la tranquillità di gran parte della popolazione residente, mentre la restante parte spesso è protagonista di tali fenomeni. Impossibile ormai, come si faceva un tempo, passeggiare e godersi i panorami che offre tale percorso senza non registrare il grosso disagio e paura da parte dei cittadini residenti e dei tanti turisti. Oltre alle moto e le auto, guidate da spericolati, altro pericolo e preoccupazione per coloro che abitano e intendono passeggiare lungo i margini della strada, deriva dai grossi autobus, compresi quelli di linea, nonchè da taxi e ncc, la cui avventatezza e imprudenza spesso sfocia anche nell’arroganza.
Anche gli appelli da parte di associazioni, comitati di cittadini e di alcuni mezzi di comunicazioni, alle Autorità locali e alle Forze dell’Ordine, nonchè i tanti inviti da parte della Prefettura rivolti al territorio e a chi lo controlla nel derimere, una volta per tutte, tali fenomeni, sembra essere un’attività inutile. Ormai e non poteva essere altrimenti, è opinione comune che un’azione in tal senso, escludendo ormai l’inutrile azione degli enti locali, non può non arrivare che dalle Forze dell’Ordine e di chi gestisce la sicurezza lungo il territorio, afficnhè si scoraggino determinati comportamenti. Altrimenti, oltre ai disagi e alla esasperazione di gran parte della cittadinaza residente, continueremo a contare gli incidenti, talvolta tragici lungo Nastro Verde e sulle altre strade della penisola sorrentina. – 30 ottobre 2024 – salvatorecaccaviello
foto di repertorio