Per il momento, almeno 95 sono le vittime, mentre si registrano una quantità ancora da calcolare dei dispersi. Il bilancio delle vittime, che continua a salire, è ancora provvisorio. Incalcolabili i danni a causa delle inondazioni torrenziali nelle regioni spagnole di Valencia e Castilla-La Mancha. una tempesta che potrebbe ora colpire la provincia di Barcellona. Le forti e devastanti piogge torrenziali sono state provocate dalla Dana, un fenomeno meteorologico di forte intensità che si è abbattuto nelle ultime 48 ore su parte della penisola iberic. Al momento, dal governo fanno sapere che attualmente “non può fornire dati ufficiali sui dispersi”, ciò “dimostra la tremenda grandezza di questa tragedia”, ha spiegato il ministro per le Politiche Territoriali, Ángel Víctor Torres, dopo una riunione dell’unità di crisi attivata per gestire l’emergenza. Intanto, le operazioni di soccorso proseguono nel sud e nell’est del Paese, ma sono state ostacolate da linee elettriche abbattute che hanno interrotto l’erogazione di elettricità, nonché da reti telefoniche crollate e strade che rimangono impraticabili. La Comunità di Valencia ha attivato un numero telefonico per segnalare familiari di cui non si hanno notizie (900365112). Nel frattempo che il governo spagnolo ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale, polemiche circa la gestione dell’emergenza da parte del presidente della regione di Valencia, Carlos Mazón, accusato di aver sottovalutato la portata dell’alluvione per tutta la giornata. Al centro delle critiche i ritardi dell’amministrazione nel comunicare alla popolazione cosa fare per mettersi in salvo. Ma solo dopo, con molto ritardo , quando tutta la zona era già travolta dell’inondazione, è arrivata sui cellulari dei residenti l’invito urgente della Protezione civile a non muoversi in tutta la provincia. E dire che il primo messaggio era già chiarissimo: il meteo parlava di un rischio meteorologico estremo con “fenomeni non abituali di intensità eccezionale e un rischio molto alto per la popolazione”. Parole evidentemente del tutto ignorate. – 31 ottobre 2024
Fonte Ansa