Il presidente della Regione Campania replica alla Meloni dopo l’annuncio di impugnare la legge elettorale: “per noi non cambia nulla,andiamo avanti!”
Napoli – Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca ha dato fondo a tutto il suo campionario nella conferenza stampa da lui convocata per replicare alla scelta della premier Giorgia Meloni, di impugnare la legge regionale della Campania che permetterebbe, di fatto, al governatore di governare per un terzo mandato. La legge accoglie la direttiva dello Stato di introdurre il limite di un tetto due mandati consecutivi per il presidente della Regione, ma inizia il conto dall’entrata in vigore della legge. Quindi, nel caso di specie, il prima mandato di De Luca, dal 2015 al 2020, non viene considerato, aprendo le porte a una terza elezione.”Per noi non cambia nulla – provoca De Luca- andiamo avanti. E non cambia di una virgola nemmeno la mia posizione (sul terzo mandato, ndr). Il mio punto di arrivo non è la carriera romana, ma sono i bisogni delle nostre famiglie”. Poi, rincarando la dose: “A Roma c’è la politica politicante che non tiene conto delle comunità e delle difficoltà delle famiglie, ma pensa solo a scambiare incarichi”. Nel Veneto, Luca Zaia (in carica dal 2010, ndr) sta già svolgendo il terzo mandato e si parla del quarto. In Piemonte, la legge regionale del 2023 permetterebbe al presidente Cirio (in carica dal 2019, ndr) di ricandidarsi altre due volte perché conta i due mandati dalla prossima elezione. In questi due casi, il Governo non ha detto nulla e non ha impugnato nulla. La norma veneta faceva partire il conto dei mandati dalle elezioni successive all’approvazione, saltando di fatto il primo mandato dell’esponente leghista. Più controverso il caso piemontese, regione dove la questione di un terzo incarico ad Alberto Cirio non è mai stata posta. De Luca ha proseguito elencando tutti quelli che ritiene i suoi successi: l’uscita dal commissariamento della Sanità, l’uscita dall’emergenza rifiuti, le grandi opere oggi in cantiere con il Pnrr, “Abbiamo il dovere di portare a termine quello che abbiamo iniziato”. A chi gli chiede come si comporterà nei confronti del Partito democratico, che ha già deciso che presenterà un candidato diverso da lui, risponde un maniera enigmatica, citando il filoso Parmenide: “L’essere è, il non essere non è”. – 10 gennaio 2024
Fonte, NapoliToday