Secondo la deputata pentastellata, la situazione dei trasporti pubblici italiani è al collasso. Il governo avrebbe abbandonato i pendolari al loro destino. Nonostante le innumerevoli proteste circa ritardi, guasti e disservizi, non sono state adottate misure concrete per alleviare i disagi di chi ogni giorno utilizza i treni per lavoro o studio.Nel frattempo il Governo dà ai ministri e toglie ai pendolari
Durante un acceso intervento, avvenuto questo pomeriggio durante la trasmissione “Tagadà” su La7, la vicepresidente del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino, ha sferrato un duro attacco contro il governo Meloni e, in particolare, contro il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Il tema al centro della critica è stato lo stato drammatico dei trasporti pubblici in Italia e la gestione, definita “inaccettabile”, delle problematiche che affliggono quotidianamente i pendolari. L’Appendino punta il dito direttamente nei confronti del ministro dei Trasporti Matteo Salvini che mentre sogna un altro ministero, scappa dall’Aula, andando alla ricerca del chiodo e del complotto. Secondo la deputata pentastellata, la situazione dei trasporti pubblici italiani è al collasso, e il governo avrebbe abbandonato i pendolari al loro destino. Nonostante le segnalazioni quotidiane di ritardi, guasti e disservizi, non sono state adottate misure concrete per alleviare i disagi di chi ogni giorno utilizza i treni per lavoro o studio.
La parlamentare del Movimento 5 stelle ha anche evidenziato l’inefficienza del governo nel fornire una risposta immediata e concreta ai cittadini, abbandonando i pendolari al loro destino senza risolvere alcun problema dicendo tra l’altro no ad una proposta del M5S intesa a dare almeno una risposta ai cittadini, cioè il rimborso automatico per quei pendolari che hanno avuto i disagi e hanno pagato con la carta di credito. Un punto centrale dell’intervento è stato il paragone tra l’efficienza con cui il governo ha approvato il rimborso per i viaggi dei ministri e l’incapacità di affrontare i problemi dei pendolari. Infatti secondo l’Appendino il governa si rivela efficientissimo per trovare in 24 ore i soldi per rimborsare i viaggi dei ministri, come ha fatto in Legge di Bilancio, e invece non riesca a fare nulla per i pendolari. Una contraddizione che ha sollevato non solo dubbi sull’efficacia del governo ma anche sul suo impegno verso le priorità dei cittadini comuni. Appendino ha accusato Giorgia Meloni di preoccuparsi più di “proteggere amici e amichetti e la sua tribù” che di risolvere i problemi reali degli italiani, come il caro bollette e il malfunzionamento dei trasporti. La vicepresidente del Movimento 5 Stelle non ha risparmiato critiche personali al Ministro Salvini, definendolo inadeguato e irresponsabile nella gestione del suo dicastero. “Un ministro che andava cacciato settimane fa,” ha detto, accusandolo di ignorare sistematicamente i problemi del settore di sua competenza. Una dura presa di posizione che arriva in un momento particolarmente delicato per Salvini, già al centro di polemiche per le sue frequenti assenze in Parlamento e le sue presunte ambizioni di lasciare il Ministero per un altro incarico politico. Infine Chiara Appendino ha concluso il suo intervento con un appello diretto alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni di smetterla di proteggere il suo entourage e di occuparsi finalmete dei cittadini, del caro bollette, dei trasporti e ditante altre problematiche che in questi tempoi affligono la popolazione, soltanto allora forse le persone avranno un po’ più di fiducia nello Stato. dichiarazioni, quelle dell’Appendino che non hanno tardato a suscitare reazioni. Sui social media, molti utenti hanno espresso solidarietà con le sue parole, denunciando disagi quotidiani e mancanza di risposte da parte delle istituzioni. – 16 gennaio 2025