In breve, la storia, i progetti e le prospettive future della guida turistica più famosa e apprezzata del territorio sorrentino.
Meta – Stamattina sarà una giornata che ricorderò piacevolmente per parecchio tempo. Incontro Eugenio Lorenzano (guida turistica) nel suo quartiere il ‘Casale’ e ci accomodiamo dentro al bar della piazzetta, in compagnia di un caldo caffè.
Eugenio, quando hai deciso di diventare guida turistica? Un po’ per esigenza , per passione e per caso. Un amico mi riferi’di un’agenzia di viaggi che cercava accompagnatori per il territorio costiero . Ero ancora studente studente all’università , qualche spicciolo in tasca mi faceva piacere e mi rendeva indipendente dalla famiglia.
Qual’è stata la tua prima passione? Il ciclismo, ero bambino e correggevo gli almanacchi del ciclismo (correttore di bozze).
Come mai non hai continuato la carriera da ufficiale di bordo (Marina Mercantile)? Mi resi conto che non era la mia vera vocazione, ho preferito viaggiare conoscere località , usi e costumi di diverse popolazioni del pianeta.
Un incontro con uno sportivo famoso? In primis Francesco Moser, in virtù che fossi presidente del Moser Club.
Come vedi il turismo in futuro ?
Abbastanza problematico per una pessima gestione dei luoghi considerati minori. L’over turism si è fossilizzato su vecchi standard , 2 sono i principali: Primo: offrire sempre le stesse località , secondo : non pubblicizzare cosiddette località minori. Quali: Benevento, Oplontis, Paestum, Velia.
Durante il tuo percorso di guida turistica una cosa che vuoi dimenticare
L’introduzione del biglietto d’ingresso al Vesuvio con orario forzoso. Non è possibile programmare una visita al cratere con l’ansia di arrivare in ritardo e non poter visitare il sito. Forse si dimentica che il turismo è accoglienza e rispetto di chi viene a visitare in nostro Paese.
Progetti per il futuro?
Ho scritto un libro,quel Cappellino di TARANGU, metafora per parlare di META negli anni ’70.
Eugenio Lorenzano sindaco della tua città, cosa sarebbe un tuo progetto?
Non ho velleità di fare politica, però sarebbe auspicabile creare un museo degli agrumi,gestita da una cooperativa di giovani locali, rilanciare l’arancello e stimolare la raccolta di arance che marciscono nei terreni agricoli. Altro suggerimento, con un accordo con l’Istituto Nautico Nino Bixio e Liceo Artistico Francesco Grandi, creare una connessione con i maestri d’ascia, Cafiero e Malinconico, per costruire barche tradizionali in legno e tramandare la tradizione.
Sono le 12,00 tempo di salutarci, un abbraccio e un affettuoso a presto per la nuova stagione turistica. – 17 gennaio 2025 – Raffaele Iaccarino