Ancora mense scolastiche sotto accusa, larve nei pasti dei bambini in tre comuni

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Servizio sospeso nei comuni di Sant’Antonio Abate, Santa Maria la Carità e Lettere. Alunni portati in ospedale per intossicazione da cibo contaminato

Dopo le note vicende che hanno interessato il servizio mensa in penisola sorrentina  anche  le mense nelle scuole di Sant’Antonio Abate, Santa Maria la Carità e Lettere sono stati sospesi a causa del ritrovamento di larve nei pasti dei bambini. A far esplodere il caso sono stati i genitori, che hanno denunciato pubblicamente quanto accaduto, pubblicando sui social foto di un episodio inquietante nel piatto di un alunno, tornato a casa con la scodella sporca, si vedevano chiaramente dei corpi estranei nel cibo. Quello evidenziato non si tratterebbe di un episodio isolato. La vicenda ha assunto contorni ancora più allarmanti quando si sono moltiplicate le segnalazioni da Sant’Antonio Abate e Santa Maria la Carità, fino a coinvolgere anche il comune di Lettere, terzo territorio in cui opera l’impresa incaricata della refezione scolastica. In alcuni casi, i bambini hanno manifestato sintomi di malessere dopo aver consumato il pasto contaminato. Secondo le prime informazioni trapelate, la causa della contaminazione sarebbe verdura congelata, nella quale sarebbero state presenti le larve. Una spiegazione che, se confermata, evidenzierebbe un grave problema nella catena di controllo della qualità dei pasti serviti ai bambini. L’ondata di segnalazioni ha costretto le amministrazioni comunali a sospendere immediatamente il servizio mensa in tutti e tre i comuni coinvolti, in attesa di accertamenti e verifiche sulla qualità degli alimenti forniti dall’azienda incaricata. Il caso ha sollevato un acceso dibattito sulla gestione della ristorazione scolastica e sulla necessità di controlli più stringenti per garantire la sicurezza alimentare dei bambini. Le famiglie ora chiedono risposte, mentre le autorità preposte stanno avviando indagini per chiarire eventuali responsabilità. – 20 febbraio 2025

Fonte, Stabia Channel.it
foto di repertorio

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