M5S, a Roma in corteo per la pace e per costruire l’alternativa

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124 mila persone in piazza per contribuire alla nascita di una grande onda che deve attraversare il Paese e per un popolo che vuole la pace. “Il sì di Meloni al riarmo è senza alcun mandato”: slogan contro Meloni, Calenda e Crosetto. Tra i partecipanti alla manifestazione  anche una delegazione del Partito Democratico

Roma – “Oggi si rompe la finta luna di miele di Meloni, costruita sulle menzogne. Oggi si costruisce l’alternativa.” Con queste parole, il leader del M5S Giuseppe Conte ha aperto ieri la manifestazione contro il riarmo organizzata a Roma, a cui hanno partecipato decine di migliaia di persone, secondo i dati 124 mila persone, “Saremo tutti costruttori di pace. No al riarmo, no ai tagli alla sanità, alle scuole e al lavoro. Servono investimenti, e lo diremo tutti insieme. Oggi deve partire una grande onda che attraverserà il Paese.”

Conte ha sottolineato che l’alternativa alla politica del governo si costruisce a partire dal “no al riarmo” e dal “sì alla sanità e alla scuola”. “Oggi deve partire una grande onda che deve attraversare il Paese”, ha aggiunto, esprimendo gratitudine verso chi ha partecipato, anche senza condividere la tessera del M5S o alcune posizioni del movimento. “Abbiamo messo a disposizione questa piazza per un popolo che vuole la pace.”

Tra i partecipanti alla manifestazione c’era anche una delegazione del Partito Democratico, con alcuni parlamentari tra cui il capogruppo al Senato Francesco Boccia, Susanna Camusso, Marco Furfaro, Antonio Misiani, Paolo Giani e Sandro Ruotolo. Boccia ha dichiarato: “Oggi arriva un no forte e chiaro allo sperpero di 800 miliardi per riarmare l’Europa, una follia.”

“Giorgia Meloni ha approvato il piano di riarmo dell’Europa senza alcun mandato, e questo è un altro fallimento del suo governo che rimarrà nella storia”, ha continuato Conte, criticando aspramente le scelte dell’esecutivo. Tra i cartelli dei manifestanti, si alternano ironia e rabbia contro il governo, con scritte come “Mettete Meloni nei vostri cannoni”. Altri striscioni mettono in relazione i fondi destinati agli armamenti con quelli, ritenuti insufficienti, per sanità, scuola e lavoro, oltre alle emergenze legate a terremoti e disastri ambientali.

Nel corteo, la premier Meloni, il ministro della Difesa Guido Crosetto e il leader di Azione Carlo Calenda sono stati oggetto di numerosi slogan. Tra i più ripetuti dai manifestanti, c’è quello che recita: “Meloni-Calenda, una stessa agenda.” Altri, per lo più giovani, hanno cantato ritmicamente: “Meloni e Crosetto, toglietevi l’elmetto.”

Francesco Boccia ha spiegato l’alleanza con il M5S, pur riconoscendo alcune differenze. “Alcune cose ci dividono, ma altre ci uniscono. Siamo d’accordo sulla critica alla corsa al riarmo dei 27 Stati membri dell’Unione Europea e alle proposte della Commissione in questa direzione, e siamo d’accordo sulla necessità di una difesa comune. Certo, non siamo d’accordo sul supporto militare all’Ucraina, ma tutti siamo convinti che l’Unione Europea debba intensificare gli sforzi diplomatici e politici per negoziare una pace giusta.”

“Con i 5S siamo alleati in molte amministrazioni, da Genova a diverse regioni e comuni. Quando un alleato scende in piazza, noi ci siamo, al di là delle differenze, per dare attenzione e ascolto. E siamo qui oggi perché questo è un pezzo di opposizione al governo della destra che ci ha isolato in Europa, che non ha una strategia per reagire ai dazi se non quella di sperare di andare con il cappello in mano a trattare con Trump. Insieme alle altre opposizioni, vogliamo mandare a casa il governo di Giorgia Meloni e Salvini.”

Queste le parole di Boccia durante la manifestazione organizzata dal M5S a Roma.  – 06 Aprile 2025

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