Sanità in Penisola Sorrentina: il rischio di una nuova riduzione dei servizi

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Pianificata  una ulteriore riduzione dei posti letti al Santa Maria della Misericordia a causa della la carenza di personale. A cui, come più volte emerso,  sarebbe opportuno garantire determinati servizi e agevolazioni. In programma ennesimo confronto dei sindaci Massimo Coppola e Giuseppe Tito con il governatore De Luca. Intanto l’Azienda sanitaria costretta a provvedimenti sempre più drastici.

Sorrento – Come è ormai noto l’ assistenza sanitaria in Penisola Sorrentina sta vivendo un momento particolarmente critico. Dopo le numerose preoccupazioni sollevate nei mesi scorsi riguardo le possibili chiusure degli ospedali di Sorrento e Vico Equense, ora a preoccupare è una riduzione drastica dei posti letto, in particolare presso l’Ospedale di Sorrento. Secondo le ultime notizie, il reparto di medicina potrebbe passare da 20 a soli 4 posti letto, una decisione che, se concretizzata, potrebbe compromettere gravemente il livello di assistenza sanitaria del territorio.

La causa principale di questa drastica riduzione è, ancora una volta, la carenza di personale. A cui come da più parti evidenziato, sarebbe opportuno garantire determinati servizi e agevolazioni. Purtroppo in mancanza di iniziative in tale senso, il  problema che non sembra trovare soluzioni definitive e costringe l’Azienda sanitaria a prendere in considerazione provvedimenti sempre più drastici. Sebbene non sia stato ancora formalizzato un atto esecutivo, l’ipotesi della riduzione dei posti letto appare ormai sempre più concreta.

Di fronte a questa situazione, i sindaci dei principali comuni della penisola sorrentina si stanno mobilitando per fermare quello che definiscono un ulteriore indebolimento della sanità locale. Il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, ha subito preso in mano la situazione, chiedendo un incontro urgente (l’ennesimo) con il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca. A lui si è unito anche il sindaco di Meta, Giuseppe Tito, in un’azione congiunta che punta a fermare il ridimensionamento dei servizi sanitari.

Il messaggio lanciato dai primi cittadini è chiaro: è urgente fermare questa ulteriore riduzione dei servizi e garantire una sanità adeguata per i residenti e per i numerosi turisti che ogni anno affollano la penisola sorrentina. “La sanità non può essere un lusso riservato a pochi. È ora di agire con misure serie, tempestive e concrete per evitare il collasso del sistema”, dichiarano in una nota congiunta.

Il futuro della sanità in Penisola sorrentina resta quindi incerto, ma i primi cittadini sembrerebbero determinati finalmente a far sentire la loro voce per proteggere la salute dei cittadini e dei turisti. Nonostante le difficoltà, l’unità della comunità locale, potrebbe rappresentare la chiave per contrastare questa ulteriore minaccia alla sanità territoriale. Da più parti, tuttavia,  si solleva la questione che la causa della carenza di personale sia dovuta alla mancanza di agevolazioni ed eventuali strutture da mettere a disposizione di chi con sacrificio vorrebbe trasferirsi, oppure sobbaccarsi dei viaggi quotidiani, per venire a prestare la propria opera professionale  in Penisola sorrentina. Sotto tale aspetto è opinione comune che le amministrazioni locali potrebbero già agire in modo indipendente dalla Regione. Purtroppo le risposte da parte della politica locale a determinati quesiti, continuano a rimanere un rebus…  – 06 aprile 2025

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