Nonostante gli sforzi dei Vigili del Fuoco, il fumo e le fiamme si sono riaccesi, alimentati dalle forti raffiche di vento. Forti preoccupazioni tra i residenti. In Prefettura i sindaci dei comuni coinvolti
Scafati (SA) – L’incendio di rifiuti che ha colpito il sito “Seneca” di via Ferraris, sabato scorso, continua a destare preoccupazione nella cittadinanza. Nonostante gli sforzi dei Vigili del Fuoco, il fumo e le fiamme si sono riaccesi, alimentati dalle forti raffiche di vento. La paura tra i residenti cresce, con molte famiglie che temono per la propria salute a causa della diossina e degli altri agenti tossici sprigionati dal rogo.
Una cittadina, residente nella zona, ha espresso la propria angoscia: «L’aria è irrespirabile, abbiamo paura. Eravamo convinti che l’incendio fosse stato spento e invece vediamo ancora fumo. Vogliamo risposte immediate, si tratta della nostra salute e non bisogna sottovalutare nulla», ha dichiarato. Non è solo Scafati a essere preoccupata: anche i comuni vicini, Sant’Antonio Abate e Santa Maria la Carità, hanno vissuto momenti di ansia, con i fumi visibili anche da lontano. “Abbiamo vissuto un’altra notte di paura”, ha raccontato un’altra residente, “l’incendio si è riacceso e il fumo è stato visibile anche questa mattina”.
Il rogo, che ha devastato il deposito di rifiuti, ha sollevato il timore di un grave danno ambientale, a causa delle sostanze nocive emesse nell’aria. La diossina, un composto altamente tossico, rappresenta una delle maggiori preoccupazioni per la salute pubblica. I residenti sono infatti preoccupati per le conseguenze a lungo termine sulla qualità dell’aria e sul rischio di malattie legate all’inquinamento atmosferico.
Nel frattempo, è stato convocato per oggi pomeriggio un tavolo urgente in Prefettura per cercare di affrontare l’emergenza. All’incontro, che è tuttora in corso, sono presenti i sindaci dei comuni coinvolti, insieme agli esperti del settore, per individuare soluzioni efficaci e tempestive. Si discuterà della possibilità di rafforzare le operazioni di spegnimento e di monitorare la situazione per verificare l’entità del danno ambientale causato dal rogo.
Mentre le fiamme continuano a preoccupare, la cittadinanza chiede risposte chiare dalle autorità competenti, affinché vengano garantiti la sicurezza e la salute di chi vive nelle aree colpite dal disastro. – 07 aprile 2025