Secondo le testimonianze, i giardinieri, convocati sorprendentemente a mezzanotte, hanno eseguito una potatura non solo poco ortodossa, ma decisamente aggressiva, che ha compromesso la forma e la salute delle piante.
Sant’Agnello – In un’epoca in cui si parla tanto di sostenibilità, rispetto dell’ambiente e tutela del verde urbano, ciò che è accaduto in un condominio di via Cappuccini ha il sapore dell’assurdo. Alberi e piante ornamentali, simboli di bellezza e vita, sono stati brutalmente capitozzati in un intervento notturno che lascia senza parole.
I giardinieri, convocati sorprendentemente a mezzanotte, hanno eseguito una potatura non solo poco ortodossa, ma decisamente aggressiva, che ha compromesso la forma e la salute delle piante. Nessuna cura, nessuna attenzione: tagli imprecisi e indiscriminati che hanno trasformato alberi rigogliosi in tronchi mutilati, privi della loro naturale eleganza.
La pratica utilizzata, la capitozzatura, è fortemente sconsigliata dagli esperti di arboricoltura. Questo metodo estremo, che prevede il taglio delle branche principali lasciando solo monconi, non è una potatura, ma una vera e propria mutilazione. Non solo deturpa l’aspetto estetico dell’albero, ma compromette anche la sua fisiologia. Le piante così trattate perdono gran parte della superficie fogliare, subiscono forti stress, diventano più vulnerabili a malattie e infestazioni, e col tempo possono persino morire. Nonostante che il regolamento per la tutela del patrimonio arboreo di Sant’Agnello vieta i tagli di capitozzatura all’art. 15 (punto 8 e 9) si continuano a rilevare e tollerare determinati sfregi. L’intervento, secondo quanto riferito da un residente, è stato autorizzato dall’amministratrice del condominio, nonostante le proteste già espresse in passato da alcuni condomini contrari a queste modalità distruttive di gestione del verde. “Mi sono accorta solo al mattino della strage che era avvenuta”, racconta la residente, amareggiata per non aver potuto intervenire in tempo.
In un contesto urbano dove il verde è sempre più raro e prezioso, tali interventi appaiono non solo anacronistici, ma irrispettosi. Le piante non sono semplici arredi, ma esseri viventi fondamentali per la qualità dell’aria, la biodiversità e il benessere delle persone. ricordando che l’arte del potare significa custodire la salute e la bellezza delle piante, aa speranza rimane che episodi del genere non passino sotto silenzio e che la cittadinanza si mobiliti per chiedere maggiore consapevolezza e sensibilità nella cura degli spazi comuni. – 25 aprile 2025