Ancora incidenti e traffico paralizzato lungo le due principali arterie che attraversano il territorio costiero. Il copione si ripete identico ogni anno con una viabilità che mostra tutti i suoi limiti.
Non è ancora estate piena, ma sulla Statale Sorrentina e lungo la Costiera Amalfitana il copione si ripete identico ogni anno: traffico paralizzato, incidenti gravi e una viabilità che mostra tutti i suoi limiti. L’ultimo episodio, in ordine di tempo, è avvenuto nei pressi della Galleria “Privati”, all’altezza dell’uscita Gragnano-Castellammare, dove due motociclisti sono rimasti coinvolti in un violento incidente. Le dinamiche non sono ancora del tutto chiare, ma l’impatto è stato così forte da richiedere l’intervento immediato del 118. Uno dei due centauri è stato trovato riverso sull’asfalto in gravi condizioni. La circolazione, già messa a dura prova da un flusso turistico crescente e da una viabilità che non regge più, è andata completamente in tilt: code chilometriche, veicoli bloccati e residenti esasperati.
Sembra quasi una sceneggiatura già scritta, in cui ogni primavera si riaccendono le stesse criticità, senza che vi sia un cambio di passo reale nella gestione della mobilità locale. Le strade strette, l’assenza di alternative valide, la mole di mezzi che ogni giorno affolla la zona—dai pendolari ai bus turistici, fino ai veicoli privati—rendono ogni incidente una miccia pronta a far esplodere il caos.
Eppure, ci si ostina a trattare questi eventi come emergenze isolate, senza affrontare alla radice il problema strutturale: un sistema viario obsoleto e sottodimensionato rispetto alle esigenze attuali. Le soluzioni temporanee, come sensi unici alternati o limiti di accesso, non bastano più. Serve una visione a lungo termine che tenga insieme sicurezza, sostenibilità e vivibilità, prima che la stagione turistica si trasformi in un incubo non solo per chi visita questi luoghi meravigliosi, ma anche per chi ci vive tutto l’anno. – 28 aprile 2025