25 Novembre 2024
01:06

Esami psicoattitudinali per i magistrati? Per Gratteri anche test antidroga per politici e amministratori locali.

Facebook
WhatsApp
Telegram
X
Threads
LinkedIn

Secondo il Procuratore Capo di Napoli,  determinati test andrebbero praticati anche a tutti  coloro che occupano posizioni di governo, apicali nella pubblica amministrazione e per chi si occupa della cosa pubblica. Non solo,  ai psicoattitudinali ,andrebbero affiancati anche  il narco-test. Chi é sotto l’effetto di cocaina, può fare ragionamenti alterati o prendere decisioni frutto di ricatti.

Via libera, quindi da parte del Consiglio dei Ministri al provvedimento che introduce i test psicoattitudinali per la Magistratura a partire dal 2026.   Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha spiegato le ragioni del provvedimento. “L’esame psicoattitudinale è previsto praticamente per tutte le funzioni più importanti del paese, medici, piloti, forze dell’ordine”. Secondo il ministro, il PM è capo della Polizia giudiziaria che è sottoposta a test psicoattitudinali. Se sottoponiamo a test chi ubbidisce è possibile non farlo con chi ha la direzione della polizia giudiziaria?” Un provvedimento che ha scatenato le proteste dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM). Sull’  argomento, a margine di una conferenza stampa indetta in Procura,  è intervenuto il Procuratore Capo di Napoli , Nicola Gratteri.  I test psicoattitudinali, ha sottolineato  l’ex Procuratore di Catanzaro, andrebbero praticati a tutti  coloro che occupano posizioni apicali nella pubblica amministrazione, per chi ha responsabilità di governo, e per chi si occupa della cosa pubblica. Inoltre, ha evidenziato Gratteri, a tali test andrebbero affiancati anche  il narco-test “perché, chi é sotto l’effetto di cocaina, può fare ragionamenti alterati o prendere decisioni frutto di ricatti”. Quello dei test antidroga ai politici ed in particolar modo agli amministratori locali,  è stata una proposta avanzata varie volte in passato. Già in qualche comune , sindaco e consiglieri, si sono sottoposti al test del capello rendendo pubblici i risultati. Senz’altro iniziative di  alto valore simbolico  e significativo che oltre ad evidenziare  la piena e costante capacità di amministrare rispettando le regole,  potrebbero senz’altro contribuire a sensibilizzare la cittadinanza. In particolar modo le nuove generazioni dando  un messaggio chiaro contro il consumo di droga. Un fenomeno che continua imperterrito  a rappresentare una delle piaghe più gravi della società attuale. In tal senso, come anche evidenziato dal Procuratore di Napoli, la politica dovrebbe  essere la prima a dare l‘esempio. Chiaramente chi ritiene di sottrarsi dovrà poi spiegarlo ai cittadini.  – 28 marzo 2024 – salvatorecaccaviello

Facebook
WhatsApp
Telegram
X
Threads
LinkedIn