21 Novembre 2024
20:40

Overtourism, tecnologie digitali e ZTL le nuove sfide per riequilibrare il carico turistico e preservare l’identità dei territori

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Le amministrazioni locali si trovano davanti a un bivio cruciale: turismo e crescita economica oppure preservare l’identità e la vivibilità del territorio. Di fronte a quello che si potrebbe considerare un dilemma la soluzione non è semplice e richiede una riflessione coraggiosa e strategie innovative.

Sorrento – Il sovraffollamento da turismo (overtourism), sta diventando sempre più una forte criticità  per molte località. Un problema che viene evidenziato con particolare gravità in territori di forte attrazione, ma caratterizzati da ataviche difficoltà  legate al traffico e alla viabilità, come la Penisola sorrentina e la Costiera amalfitana. Un fenomeno che  anche in questo inizio di stagione 2024, sta assumendo i contorni di una forte problematica a cui la politica sembra incapace di dare una risposta concreta. Il primo test del 25 aprile che ha visto collassare la SS 145 ,così come la Statale amalfitana  163, con ingorghi anche di svariate ore , sta a testimoniare che non si vuole affrontare il problema o quanto meno non si è capaci  di dare una risposta frutto di decisioni prese in modo collettivo tra le varie amministrazioni comunali. In penisola sorrentina, tramontato il progetto dell’Unione dei Comuni, tale ipotesi diventa sempre più ardua in quanto ogni comune vara dei provvedimenti a modo suo senza tenere conto delle fragilità, sia in merito alla viabilità che alla morfologia del territorio.  Sebbene tali situazioni siano state già vissute in passato ma con meno frequenza, ora l’overtourism  mette sotto pressione le scarse e sempre più spesso scadenti infrastrutture che il territorio purtroppo offre. Le scene quotidiane di traffico bloccate con code interminabili l’affollamento costante  dei centri storici, la corsa irrefrenabile  verso guadagni facili come il turismo extralberghiero sta trasformando i nostri incantevoli territori in veri e propri incubi per gli storici visitatori che, come un tempo, vorrebbero godersi la pace e i paesaggi che il territorio ancora offre. Nal frattempo determinati fenomeni costringono i residenti ad una vera e propria battaglia quotidiana per la sopravvivenza  sia dal punto di vista economico, con il caro prezzi, che dal punto di vista della vivibilità ,a causa delle orde di visitatori che, pur portando prosperità economica, minano la qualità della vita,nonchè  l’integrità culturale e ambientale del luogo. E’ chiaro che le amministrazioni locali , oggi più che mai, si trovano davanti a un bivio cruciale: turismo come crescita economica oppure preservare l’identità e la vivibilità delle nostre rinomate località.  Di fronte a quello che si potrebbe considerare un dilemma la soluzione non è semplice e richiede una riflessione coraggiosa e strategie innovative. Una delle misure che anche in questo inizio di stagione 2024 potrebbe essere presa in considerazione, è quella di limitare il numero di visitatori tramite sistemi di prenotazione o ticket d’ingresso, l’introduzione di ulteriori tasse turistiche mirate al finanziamento di infrastrutture e servizi locali, e la promozione di forme di turismo sostenibile. Inoltre l’attenzione è indirizzata verso il digitale e del come gestire il flusso dei turisti tramite app che indicano la congestione in tempo reale e inoltre incentivare il visitare luoghi di interesse  meno noti. Nuove tecnologie che potrebbero apportare un contributo non indifferente verso una più equa distribuzione del carico turistico. Sotto tale aspetto, secondo gli esperti, fondamentale dovrebbe essere una adozione capillare sul territorio e un cambio di mentalità  sia nei residenti che nei turisti. La sfida maggiore a cui le amministrazioni comunali dovrebbero porre l’attenzione, rimane quella di riuscire ad equilibrare l’accoglienza turistica con preservazione delle risorse locali. La limitazione del traffico, tuttavia, rimane la questione basilare  da affrontare soprattutto in località paesaggisticamente tutelate come la penisola sorrentina e la costiera amalfitana. Sotto tale aspetto c’è da rilevare che lo scorso febbraio è stato approvato in Commissione Trasporti della Camera dei Deputati un emendamento che introduce  la possibilità di istituire , per periodi non superiore a cinque mesi all’anno, zone a traffico limitato per straordinarie  e motivate esigenze connesse alla salvaguardia  di aree tutelate dall’Unesco come la Costiera Amalfitana. Una misura nata proprio dal  recepimento di istanze di comunità ed operatori locali Fondamentale l’interesse del  Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti secondo il quale  la limitazione del traffico in aree dalla particolare rilevanza culturale, paesaggistica e naturalistica, sul modello della costiera amalfitana e circoscritta soprattutto in determinati periodi dell’anno allorquando si registra una crescita esponenziale dei flussi turistici veicolari che impattano negativamente sulle condizioni di vita di quelle comunità e sulla conservazione di quei luoghi, migliorerà la qualità della circolazione ed innalzerà i livelli di sicurezza.  Sicurezza sulle strade, qualità della vita e tutela del paesaggio sono infatti i tre elementi che trovano sintesi in questo emendamento, grazie al quale intere aree, patrimonio del nostro Paese, oggi congestionate e rese quasi inaccessibili dai livelli di traffico, torneranno ad essere pienamente fruibili da milioni di turisti e dalle stesse comunità che le popolano.  Quella della ZTL rappresenta senz’altro una un’innovazione importante per l’intera Costiera Amalfitana  pensata sulla base delle istanze espresse dai sindaci del territorio e che senz’altro potrebbe essere imitata in altri territori in sofferenza come la Penisola sorrentina. – 30 aprile 2024 – salvatorecaccaviello

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