21 Novembre 2024
23:54

Antenne di telefonia mobile, fra polemiche e timori per la salute, alzati i limiti di emissione elettromagnetica

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Lo prevede il Ddl Concorrenza,varato dal Governo Meloni. Il limite a 15V/metro  permetterà di amplificare l’adozione del 5G. Vari i comuni contrari nel nord del Paese e senzìaltro un’altra tegola per chi in penisola sorrentina si batte contro le antenne. Preoccupazione da Legambiente e altre associazioni. Per l’ex ministro dell’ambiente Sergio Costa (M5S) all’epoca si ritenne di dover applicare il principio di precauzione, non elevando i limiti. Principio che questo governo  continua a  calpestare .

Dal 29 aprile nel nostro Paese, come disposto dalla legge 214/2023 (Ddl Concorrenza), è entrato in vigore l’innalzamento dei limiti dei campi elettromagnetici . Nello specifico il limite di emissione elettromagnetica per le reti di telefonia mobile, che in Italia erano fermi a 6 V/m, è stato portato a 15 V/m. Come annunciato, sul suo sito, dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), si tratta di un importante passo in avanti per lo sviluppo del 5G. Evidenziando inoltre che le reti altamente performanti potranno rafforzare in maniera sostanziale la competitività del sistema Paese. Nello specifico, secondo gli esperti del settore, l’innalzamento dei limiti di emissione permetterà di amplificare l’adozione del 5G e ciò comporterà che gli operatori di telefonia mobile possano modificare la propria rete. Garantendo, in tal modo, il miglioramento della connettività mobile e della qualità dei servizi, e si assicura senza pregiudizio per la salute pubblica. Nonostante l’aumento, il limite italiano rimane comunque inferiore rispetto a quello di altri Stati Ue come Austria, Francia e Germania.  Tale provvedimento, come era prevedibile, sta generando diversi malumori non solo fra i cittadini, ma anche fra le associazioni ambientaliste ed esponenti politici preoccupati per l’aumento dell’elettrosmog sul territorio nazionale provocato dalle antenne 5G. Tanto è vero, che diversi comuni nel nord Italia si stanno mobilitando per esprimere il loro parere contrario alla nuova legge in nome del principio di precauzione. Sulla questione si registra l’intervento di  Legambiente, evidenziando i tanti pericoli per la salute che non sono stati mai approfonditi: “Numerosa la letteratura scientifica che non viene presa in considerazione con questa scelta e che sottolinea effetti avversi non termici correlati alla esposizione ai campi elettromagnetici artificiali emessi da apparati radioelettrici (come tumori, malattie neurodegenerative, deficit di attenzione e memoria, elettro sensibilità, disturbi cardiocircolatori, danni alla fertilità maschile e femminile, danni al DNA – vedi, a titolo di esempio, Bioinitiative Report 2012-20222 ), nonché con riferimento alle nuove tecnologie di comunicazione mobile (STOA 20213 – IEEE 20234 )” sottolinea l’associazione ambientalista.” Sull’argomento perentorio anche l’ex Ministro dell’ambiente, Sergio Costa (M5S) che già da tempo si è mostrato molto critico su tale provvedimento: Senza un approfondimento tecnico, senza tenere conto delle tante sentenze esistenti. È gravissimo. – ha sottolineato Costa – Da ministro dell’ambiente ritenni di dover applicare il principio di precauzione, non elevando i limiti. Principio che questo governo (e forse anche l’Europa ndr) continuamente calpesta.” Mentre da tempo anche in Penisola sorrentina , tra Piano di Sorrento e Via Santa Maria del Toro a Sorrento, i cittadini continuano a protestare per la installazione di nuove antenne , tale provvedimento rappresenta senz’altro una ulteriore grossa preoccupazione semmai tali strutture potranno essere realizzate. – 09 maggio 2024 – salvatorecaccaviello

Fonte: greenMe
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