22 Novembre 2024
03:29

Piano di Sorrento – Antenne di telefonia mobile, l’Amministrazione chiarisce la sua posizione.

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Un nuovo regolamento, con un piano per l’installazione di antenne, è opportuno e non più rinviabile. In modo tale che la Città possa essere protagonista del suo progresso tenendo conto, in primis, del diritto alla salute e allo stesso tempo alla connessione

Piano di Sorrento – Continua la battaglia di una parte della cittadinanza, contro la installazione, nel centro urbano, di varie antenne di telefonia mobile a causa dei non ancora chiariti pericoli per la salute provocati da tali impianti ed in particolar modo dopo l’innalzamento dei  limiti di emissione da 6 a 15V/metro. Se in altre parti del Paese si registrano posizioni contrastanti da parte delle amministrazioni comunali, alcune delle quali, come in Riviera Ligure  completamente a fianco dei cittadini che protestano,e  mentre a Sorrento, sul caso via Santa Maria del Toro,  il sindaco Massimo Coppola, ha preso tempo per l’inizio dei lavori di installazione dell’antenna, a Piano di Sorrento il Primo cittadino, Salvatore Cappiello sembra aver preso una posizione netta a favore dell’installazione degli impianti. Dopo vari confronti con i cittadini che chiedevano approfondimenti  in merito alla sicurezza degli impianti l’amministrazione comunale è sempre più decisa a dotare la città di un nuovo regolamento con un piano per l’installazione di antenne. A tale proposito l’amministrazione comunale ha diffuso una nota con la quale chiarisce la propria posizione:

“Tra i tanti problemi che ci sono stati sottoposti dall’inizio del mandato c’è stato quello della ricezione telefonica mobile. Tanti cittadini, imprenditori, giovani, professionisti e commercianti ci hanno sollecitato a risolvere questo grave problema ritenendo non più sostenibile che il nostro Comune fosse l’unico in Penisola Sorrentina ad avere, per via della totale mancanza di impianti, un segnale scarso o assente in quasi tutto il territorio comunale con la conseguente limitazione dello sviluppo sociale, economico e lavorativo della comunità.
Siamo stati sollecitati dall’opposizione – che aveva inserito il tema dei ripetitori nel programma elettorale – sia con interrogazioni in Consiglio Comunale, sia a livello mediatico con articoli e interventi social. Siamo stati sollecitati dalle testate giornalistiche locali che denunciano da anni i disservizi telefonici.
Abbiamo così dotare la città di un nuovo regolamento con un piano per l’installazione di antenne sia opportuno e non più rinviabile
Abbiamo lavorato molto seguendo ciò che prescrive la normativa vigente e quello che indica l’orientamento scientifico ufficiale su cui le leggi si fondano. Abbiamo individuato, pur non essendo obbligati a farlo, un’azienda terza leader del settore per supportare gli uffici comunali nella redazione del piano antenne e nel monitoraggio degli impianti: ciò consentirà di avere ulteriori garanzie, oltre quelle già previste per legge dall’ArpaC che è l’unico soggetto, istituzionalmente competente, a pronunciarsi sulle emissioni.
Nonostante questo, a febbraio, abbiamo rinviato l’approvazione dell’argomento in Consiglio Comunale mostrando, ancora una volta, capacità di ascolto rispetto alle richieste di approfondimenti da parte di alcuni cittadini in merito alla sicurezza degli impianti.
Ad oggi siamo certi della bontà del lavoro svolto e della correttezza della strada intrapresa. Continuiamo a restare dell’idea che dotare la città di un nuovo regolamento con un piano per l’installazione di antenne sia opportuno e non più rinviabile. Nell’interesse di tutti.
Allo stesso tempo siamo consapevoli della sensibilità sul tema espressa da una parte della popolazione e dei timori che, spesso solo per la poca conoscenza della materia, possono facilmente diffondersi nella cittadinanza. Avendo così appreso di un costituendo comitato cittadino, confermiamo che siamo aperti al dialogo in modo da poter anche dissipare dubbi e fare corretta informazione.
Vogliamo che la nostra città possa essere protagonista del suo progresso tenendo conto, in primis, del diritto alla salute e del diritto alla connessione. Vogliamo farlo nella possibilità di esercitare il potere regolamentare che disciplina l’installazione di queste infrastrutture. Proprio per questo, restiamo, come sempre, disponibili al confronto con coloro che lo richiederanno.
” – 19 Maggio 2024

 

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