24 Novembre 2024
07:48

Sorrento,area di sosta per le navette degli alberghi, una soluzione ancora in alto mare

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Quella che poteva essere identificato (presso hotel Cesare Augusto) come un ripiego in alternativa all’area adiacente al bastione di Parsano, si sta rivelando molto più complicato e per certi versi pericoloso. Intanto, di fronte a circa 8 milioni di tassa di soggiorno incamerati nel 2023 e la totale inerzia degli albergatori, rimandata la realizzazione del progetto relativo all’area di copertura della stazione Circumvesuviana con accesso da via Degli Aranci.

Sorrento – Con il decollo della stagione turistica, iniziano a venire fuori quelle che potremmo definire ataviche criticità, a cui si stenta a dare una soluzione definitiva. Tra le tante problematiche irrisolte spicca senz’altro quella relativa ad un’area di sosta delle navette provenienti dai vari alberghi localizzati lungo la collina. Come è noto lo spazio predisposto, dove, con il passare degli anni, era diventata abitudine far sostare le navette, per il trasporto dei turisti, era l’area adiacente  il Bastione di Parsano.  Tratto delle Antiche Mura che costeggiano via Degli Aranci presso il Parco Ibsen ,collegato tramite via Sersale al Corso Italia e quindi a pochi minuti da Piazza Tasso. Un punto di incontro, che sebbene precario, tuttavia risultava, in un certo qual modo, ottimale per i tanti turisti che dalla collina si recano ogni giorno in città. Con il passare del tempo però si è registrato un aumento delle navette con susseguente caos in tale area, che tra traffico e aria irrespirabile ha provocato anche la protesta dei cittadini residenti e di conseguenza  anche l’intervento degli agenti della Polizia Municipale che, in varie occasioni,  hanno fatto sgomberare l’area minacciando addirittura di multare gli autisti meno disciplinati. Quest’anno, forse anche in occasione dei lavori al vicino Parco Ibsen, si è pensato di spostare tale area di sosta lungo via Degli Aranci in prossimità dell’Hotel Cesare Augusto. Di fronte a quella che probabilmente è stata fatta passare come una soluzione, in molti hanno storto il naso. Tale area, come è noto oltre ad essere molto trafficata, in vicinanza di un importante albergo, in comune con una fermata della Sita, in prossimità di uno svincolo da sempre molto affollato, come quello del Parco Tasso, con la sosta delle navette degli alberghi è chiaro che si trasforma in una bolgia infernale. Non solo, tra Sita e navette, oltre alle decine di turisti e cittadini, in fila sotto il sole, spesso si crea una situazione di vero pericolo quando si incrociano due navette o bus, in carico e scarico, con la strada che si blocca ulteriormente per vari minuti, contribuendo in tal senso all’aumento del traffico e di conseguenza dell’inquinamento atmosferico. Come spesso è capitato in passato si continua a registrare l’atavica inerzia da parte dell’Amministrazione comunale e anche dall’Associazione albergatori. Si continua , infatti, a non prendere in considerazione primarie situazioni di carenze infrastrutturale che, con recensioni non del tutto positive (per usare un eufemismo), non procurano affatto una buona pubblicità al nostro turismo.   Come se le più elementari esigenze di chi contribuisce, nel visitare la nostra città, allo sviluppo e alla crescita dell’economia locale, siano del tutto ignorate. Un modo molto singolare di intendere ”fare del buon turismo”  se si pensa anche che ogni anno il Comune incamera svariati milioni di tassa di soggiorno (circa 8 milioni soltanto nel 2023) che dovrebbero avere come scopo proprio il miglioramento delle infrastrutture  adibite al turismo. Da tempo si sta pensando di destinare a tale scopo una area ricavata dalla copertura della stazione della Circumvesuviana da adibire, nella parte in corrispondenza con via degli Aranci, ad area di sosta ed a meeting point sia per gli autobus turistici e di linea nonché  per le navette degli alberghi. Un progetto che poteva decollare in maniera concreta già nell’inverno appena trascorso, ma si è pensato di investire, in particolar modo la tassa di soggiorno, in quelle che sono state intese come altre priorità. Di sicuro, per gli addetti ai lavori, diventa sempre più difficile, all’atto dei check out, giustificare quell’ulteriore importo che i nostri turisti destinano al miglioramento infrastrutturale della città. – 24 maggio 2024 –  salvatorecaccaviello

 

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