– Come era inevitabile la grave crisi idrica, conseguente alla rottura di una condotta a Castellammare di Stabia e che in questi giorni ha interessanto la Penisola sorrentina e l’isola di Capri continua a sollevare una serie infinite di polemiche , in particolar modo da parte della popolazione residente che oltre ad essere vessata da bollette esorbitanti non ci sta a subire disagi insostenibili come quello appena subito. Oltre ai residenti non si contano i danni subiti dagli imprenditori turistici lungo un territorio dipendente quasi totalmente da tale forma di economia. Ebbene nonostante tale grave situazione , oltre al silenzio inspiegabile delle amministazioni locali, che soltanto per giovedì hanno organizzato un tavolo di confronto per discutere della vicenda con Gori ed Ente Idrico Campano, risulta ulteriormente incomprensibile il silenzio delle Associazioni degli imprenditori della penisola sorrentina nonostante i forti danni subiti dalla proprie imprese. Altra situazione invece si registra a Capri , dove l’Associazione Albergatori, oltre ad elogiare l’iniziativa dei sindaci di bloccare gli sbarchi, anche a causa di una assenza di indicazioni chiare da parte del gestore idrico, in un comunicato ha dichiarato di farsi promotrice di una class action per arrivare al ristoro dei danni subiti a causa di questa emergenza e delle altre eventuali e future. Intanto in Penisola sorrentina oltre al silenzio delle Amministrazioni comunali si registra anche quello delle Associazioni degli imprenditori. Due modi di interpretare una vicenda che oltre ad aver causato forti danni e disagi, a questo punto meriterebbe una profonda riflessione , in particolar modo da parte dei cittadini residenti. Di seguito il comunicato stampa di Federalberghi Capri