Quella di venire finalmente incontro alla comunità residente con una differenziazione dei costi , almeno quelli di prima necessità, con prezzi più abbordabili ed inferiore a quelli imposti ai turisti, potrebbe rappresentare un segnale intelligente di cambiamento nella gestione futura dell’economia locale.
Sorrento – Oltre alle tante difficoltà per trovare una casa e il costo esorbitanti degli affitti, per non parlare del delle varie forme di inquinamento, il sovraffollamento delle strade, il traffico insostenibile, l’over turismo comporta una serie di ulteriori problematiche per i cittadini e residenti, tra le quali senz’altro l’innalzamento dei costi dei prodotti di prima necessità. Come in tante località turistiche, anche a Sorrento ,i cittadini residenti sono costretti a pagare prezzi talvolta esorbitanti, sia nelle strutture ricettive come ristoranti, bar, stabilimenti balneari, parcheggi e trasporti tanto da farli passare come turisti 365 giorni all’anno a casa propria. Se per certi servizi si può fare anche a meno quello che è intollerabile l’aumento dei prezzi degli alimentari registratosi negli ultimi tempi. Nei vari supermercati del territorio ai residenti non è concesso alcuno sconto rispetto ai turisti tanto da essere considerati alla stessa maniera sebbene garantiscono una clientela costante tutto l’anno. Tanti i malumori registrati tra la cittadinanza , soprattutto quella meno abbiente che rivela un’altra faccia del turismo che troppo spesso viene ignorata da parte di chi di dovere. Un tale fenomeno ,visto i prezzi sempre più spesso insostenibili nei supermercati locali, molte famiglie si sottopongono a spedizioni nei paesi limitrofi come Castellammare per rifornirsi dei beni alimentari più a buon mercato. Talvolta, però, il grande traffico prodotto dall’overturismo galoppante fa desistere anche in tali iniziative. Sarebbe pertanto opportuno varare delle iniziative in tal senso, come una sorta di tessera per i residenti che consenta di pagare meno i beni di prima necessità, così come le utenze oppure i parcheggi. Costi che, al momento, poi continuano a rimanere alti anche nei periodi di scarso flusso dei turisti, come nella bassa stagione. Soprattutto se si prende in considerazione i costi del turismo che sono pagati poi dalla comunità residente, mentre i benefici ricadono soltanto su alcune categorie. Quella di venire finalmente incontro alla comunità residente con una differenziazione dei costi , almeno quelli di prima necessità, con prezzi più abbordabili ed inferiore a quelli imposti ai turisti, potrebbe rappresentare un segnale intelligente di cambiamento nella gestione futura dell’economia locale. – 05 luglio 2024 – salvatorecaccaviello