23 Novembre 2024
09:20

Per Legambiente, in Campania quasi la metà dei campioni prelevati lungo le coste sono fuori dai limiti di legge.

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E’ la fotografia scattata nella 38esima edizione di Goletta Verde, la campagna estiva di Legambiente, nei punti della costa campana e i cui risultati sono stati resi noti in una recente conferenza stampa. Forti le criticità presso i punti critici, quali foci di fiumi, canali e scarichi sospetti che arrivano in mare

Anche quest’anno le analisi di Goletta Verde hanno confermato la criticità di alcuni punti che storicamente risultano fuori dai limiti di legge” ha detto Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania, illustrando la situazione delle acque della nostra regione,  durante la 38esima edizione di Goletta Verde, la campagna estiva di Legambiente, nei punti della costa campana e i cui risultati sono stati resi noti in una conferenza stampa  “D’altra parte – secondo Maria Teresa Imperato –  anche i dati dell’Arpac sulla funzionalità degli impianti di depurazione e sugli scarichi non depurati confermano che sono necessari ancora importanti interventi di adeguamento o nuova realizzazione delle infrastrutture fognario depurative. Nonostante siano state stanziate imponenti risorse economiche, si è rilevata spesso difficoltà nell’utilizzo delle stesse e quindi nella concretizzazione degli interventi necessari.” L’attenzione è focalizzata su una serie di punti che, di fatto, sono punti critici. Per Giancarlo Chiavazzo, responsabile scientifico Legambiente Campania “Ovviamente per legge le foci dei fiumi, le aree ai lati dei fiumi, non sono balneabili. Cosa che purtroppo ravvisiamo perché spesso, quando procediamo a fare i nostri campionamenti, dentro le foci dei fiumi troviamo bagnanti, talora bambini. E questo con un notevole rischio di tipo sanitario in mancanza anche di adeguata segnaletica”.  Punti molto attenzionati, sono la foce dei Regi Lagni, la foce del Sarno ma anche l’Irno, il Tusciano, il Picentino, il Savone. “Un po’ tutte le foci dei fiumi e anche qualche punto latistante, sempre riguardanti le foci dei fiumi, sono risultate gravemente impattate da scarichi non depurati” –  ha evidenziato Chiavazzo – “ ci riferiamo in particolare,alle foci dei corsi d’acqua e dei canali, dove arriva a mare tutto quello che è il risultato delle attività dell’uomo che si svolgono a terra e che riguardano scarichi non depurati”. Nel dettaglio le analisi di Goletta Verde in provincia di Caserta hanno evidenziato due punti oltre i limiti: il mare presso la foce del fiume Savone, che è risultato inquinato e la foce del Regi Lagni, fortemente inquinata.
E ancora, rispetto ai 14 punti monitorati nella provincia di Napoli, 4 punti oltre i limiti: la foce del canale al lido di Licola, il mare presso la spiaggia a circa 50 metri a sinistra della foce dell’Alveo Volla a San Giovanni a Teduccio, la foce del fiume Sarno e il mare di fronte al Rivo San Marco, tutti punti di prelievo sono risultati fortemente inquinati.
Nella provincia di Salerno, sono 9 quelli oltre i limiti: un punto inquinato alla foce Capo di Fiume a Licinella/Torre di Paestum, mentre i restanti 8 punti sono tutti fortemente inquinanti: più precisamente la foce del Regina Minor a Minori, la foce del fiume Irno a Salerno sul lungomare Tafuri, la foce del fiume Picentino a Torre Picentina, la foce del torrente Asa tra via mar Jonio ed il Lungomare Magazzeno, la foce del Tusciano, la foce del canale di scarico a Marina di Eboli e la foce del rio presso via Poseidonia 441 a Laura.
A Ischia – fa sapere Legambiente – sono 4 i punti di prelievo, anche in zone critiche suggerite dal nostro circolo locale, e in tutti i punti il risultato delle analisi è stato entro i limiti di legge.
D’altra parte, anche i dati dell’Arpac sulla funzionalità degli impianti di depurazione e sugli scarichi non depurati confermano che sono necessari ancora importanti interventi di adeguamento o nuova realizzazione delle infrastrutture fognario depurative. Per Legambiente, nonostante siano state stanziate imponenti risorse economiche, si è rilevata spesso difficoltà nell’utilizzo delle stesse e quindi nella concretizzazione degli interventi necessari. Intanto, sabato scorso, un blitz di Goletta Verde al largo dei Campi Flegrei ha portato in primo piano il tema del consumo di suolo: l’imbarcazione di Legambiente ha esposto lo striscione ‘No Cemento’.  – 17 luglio 2024

(ANSA)
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