Un grave incendio in queste ore sta interessando le pendici del Vesuvio.Convocata una riunione d’urgenza in prefettura: mezzi di soccorso in azione. Per Legambiente dietro questi eventi mani spinte da interessi criminali
Un incendio di grandi proporzioni sta interessando in queste ore le pendici del Vesuvio, con colonne di fumo visibili anche dalla penisola sorrentina. Due abitazioni, nel territorio del comune di Torre del Greco, nel pomeriggio di ieri sono state evacuate in via precauzionale. L’incendio attualmente interessa il territorio alto di Torre del Greco, nella zona che lambisce il Parco Nazionale del Vesuvio al confine con Ercolano. Il rogo era partito in località Fosso Bianco e sembrava oramai estinto quando, complice anche il forte vento ha ripreso particolarmente vigore. In fiamme, sotto una nube di fumo altissima macchia mediterranea e sterpaglie. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha convocato d’urgenza una riunione del Centro coordinamento soccorsi.Sul luogo del rogo sono al momento segnalate quattro squadre dei vigili del fuoco supportate da altre dei volontari della Potezione civile regionale. Partecipano alle operazioni di spegnimento anche due elicotteri regionali e due mezzi aerei nazionali. Un terzo la cui richiesta al Dipartimento di Protezione civile è stata supportata dal prefetto durante la riunione del Ccs, è in arrivo. Sul posto anche i Carabinieeri per accertare le cause per le quale è divampato l’incendio. Per Legambiente, dietro le fiamme di questi giorni ci sono mani spinte da interessi criminali che stanno mettendo sotto attacco il patrimonio naturale e di biodiversità e minacciano la sicurezza dei cittadini.
La dinamica, secondo il presidente di Legambiente Campania, Maria Teresa Imparato, è sempre la stessa: si appicca il fuoco in diversi punti del Parco, in alcuni casi nello stesso luogo in modo che le fiamme divampano in contemporanea mettendo in difficoltà chi deve intervenire.Sotto l’odore acre degli alberi incendiati c’è la puzza insopportabile del malaffare, di interessi che configgono con il lavoro di prevenzione, salvaguardia degli ecosistemi e valorizzazione delle aree protette svolto dai Parchi italiani. Secondo l’ultimo rapporto Ecomafia di Legambiente nel 2023 in Campania sono stati 1.955 ettari percorsi dal fuoco, terza regione in Italia colpita dalle fiamme criminali con 355 reati contestati e 28 persone denunciate. – 31 luglio 2024