All’iniziativa di Di Prisco,nel frattempo evidenziata dagli organi di stampa locali, a stretto giro è arrivata la replica di Agostino Ingenito, presidente Abbac ,Associazione strutture extralberghiere. Il quale pur condividendo quanto evidenziato da Di Prisco, sottolinea che l’associazione già da tempo si sta dando da fare sotto tale aspetto. Varie le iniziative promosse che vedono coinvolti sia gli uffici comunali preposti che le Autorità di controllo lungo il territorio. Non solo evidenzia Ingenito sono anni che si sollecita una costante azione antiabusivismo e antispeculazioni da ampliare anche alle strutture alberghiere e sotto tale aspetto non ci sono state iniziative atte ad accertare i requisiti per la classificazione alberghiera come disposto da una recente legge regionale. Strutture che in alcuni casi operano con una capacità ricettiva maggiore rispetto a quella autorizzata all’atto della scia. A questo punto inizia ad andarci giù duro Ingenito, invitando il presidente Di Prisco a formulare precise denunce su casi che dichiara di averne ricevuta notizia informale e sottoporre determinate situazioni alla Guardia di Finanza come già in passato concretizzato da Abbac con successivi controlli eseguiti in penisola sorrentina. In merito alla emergenza abitativa, sollevata da Di Prisco, per Ingenito, appare pretestuoso affermare che a causa del proliferare di strutture ricettive extralberghiere vi sarebbe un calo dei residenti. Si vada oltre mere posizioni di facciata e si abbia il coraggio di affrontare le questioni annose che vive il territorio. E se davvero, come dice il presidente del Consiglio comunale, vi sarebbe una sottrazione di immobili destinati a famiglie sorrentine, porti in aula una ricerca approfondita ed aggiornata su censimento dei vani sfitti, verifica di titolarità strutture se gestite da residenti sorrentini, e chiarisca, con il Consiglio comunale, con dati alla mano, in quanto è calcolato il fabbisogno abitativo, la crescita anagrafica della città e in che modo l’ente locale ha inteso affrontare le problematiche legate a mancate realizzazioni di edifici popolari, studentanti e strutture per senza fissa dimora. Si evitino pertanto strumentalizzazioni senza affrontare davvero le questioni, preferendo additare una categoria, che è fatta da tanti operatori in regola, che pagano salati tributi Tari, Imu e versano importanti imposte di soggiorno, garantendo supporto all’unica industria del territorio. Insomma due versioni , all’apparenza contrapposte,ma che vanno nella stessa direzione circa una forte criticità a cui necessita, nel breve tempo possibile, dare delle risposte concrete e durature. Seppure all’apparenza può sembrare una sorta di strumentalizzazione ,bisogna tuttavia dare il merito a Di Prisco di aver portato tale problematica a cospetto di chi di dovere e che già da tempo avrebbe dovuto adoperarsi in tal senso. Dal canto suo, il pragmatismo di Ingenito non sorprende, visto le tante ben note iniziative da parte della sua Associazione nel debellare il fenomeno dell’abusivismo nel settore extralberghiero. La speranza che possa nascere una collaborazione costruttiva affinchè si possa valorizzare chi opera in modo corretto e onesto rispettando le regole , pagando le tasse e dialogando con gli uffici comunali, allo stesso tempo punire chi pensa di fare il furbo, danneggiando l’intera Città. – 27 agosto 2024