E’ quanto evidenziato in una missiva da parte dei comitati dei pendolari che ripercorre gli innumerevoli problemi registrati negli ultimi tempi: I vertici regionali e aziendali non possono limitarsi a scusarsi con i viaggiatori. Si chiede rispetto per la dignità e i dirittim dei pendolari, vogliamo che con le risorse a disposizione e senza discriminazioni territoriali venga garantito il servizio ferroviario su tutte le linee vesuviane”.
Ancora una esperienza da incubo, quella dell’altra sera, da parte dei viaggaiatori della Circumvesuviana. Oltre alle solite partenze con ritardi imprecisati da Porta nolana, si sono registrati due treni fermi lungo le linee, uno a via dei Monaci sulla Sorrento, l’altro a Sperone sulla Baiano con passeggeri di nuovo costretti a scendere lungo i binari. Ulteriori episodi che hanno costretto i comitati pendolari della circumvesuviana ad evidenziare tale intollerabile situazione in una lettera aperta che ripercorre i vari problemi registrati ed indirizzata ai verici dell’Azienda.”Quanto sta accadendo – evidenzia la missiva – è il risultato di una programmazione di esercizio non più sostenibile. Ormai è più di un anno che i comitati pendolari, portavoce di chi prende il treno tutti i giorni, denunciano senza trovare ascolto in Eav e in Regione, le criticità dell’attuale offerta di servizio. I vertici regionali e aziendali non possono limitarsi a scusarsi con i viaggiatori, a questo disastro bisogna mettere mano”. “Occorre guardare in faccia la realtà – aggiungono i comitati – accogliere i suggerimenti dei viaggiatori e modificare l’offerta di servizio. Ed inoltre:” Il numero dei treni insufficiente e l’infrastruttura obsoleta non consentano l’attuale programmazione, è inutile sciorinare numeri alterati dalla disuguaglianza dell’offerta sulle varie linee, bisogna tornare ai principi dell’amministratore buon padre di famiglia e riuscire a distribuire a tutti il poco che è rimasto. Noi non vogliamo fare processi a nessuno, ne offrire il fronte della protesta a una parte politica, di certo però la situazione attuale è il risultato di una gestione da noi sempre criticata. Non tocca a noi pendolari chiedere le dimissioni di qualcuno, è la Regione che deve tutelare il patrimonio pubblico e ricorrere a ogni azione perchè venga garantito il servizio sulle linee vesuviane. Noi chiediamo rispetto per la nostra dignità e i nostri diritti, vogliamo che con le risorse a disposizione e senza discriminazioni territoriali venga garantito il servizio ferroviario su tutte le linee vesuviane”. – 25 ottobre 2024