21 Novembre 2024
19:49

Nuovo Codice della Strada, dal governo ignorato il contributo dei familiari delle vittime

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Tra le accuse al governo quella di essersi concentrati su un approccio repressivo, come consumo di alcool e stupefacenti, che sono la causa di appena il 5% degli incidenti, mentre sull’eccesso di velocità, alla distrazione, alle mancante precedenze ,vere cause di morti e feriti,non ci sarebbero stati cambiamenti efficaci.

Il nuovo Codice della Strada, varato dal governo Meloni e approvato dal Senato, interviene su vari  temi, ma secondo le associazioni che raggruppano i familiari delle vittime della strada non ci sono interventi concreti  sulle vere cause che provocano gli incidenti. Secondo il Gruppo “Codice della strage ” che raccoglie molte famiglie di vittime della strada,con il nuovo provvedimento la situazione è peggiorata, anche perche sono state ignorate  le proposte e i suggerimenti da loro avanzati. Il  Gruppo , raccoglie associazioni ambientaliste, sindacati, ma soprattutto numerosissime associazioni che rappresentano famiglie di persone morte in seguito a incidenti stradali. Tra le accuse al governo, sollevate dal Gruppo, quella di essersi concentrati su un approccio repressivo su consumo di alcool e stupefacenti, che sono la causa di appena il 5% degli incidenti provocati da autisti giovani, mentre le norme sulle vere causa di morti e feriti – dall’eccesso di velocità, alla distrazione, alle mancante precedenze – non ci sarebbero stati cambiamenti efficaci. Inoltre, le nuove norme tolgono spazio e sicurezza a pedoni, ciclisti e altri utenti vulnerabili della strada. Si toglie  margine per la realizzazione di ciclabili, zone a traffico limitato e isole pedonali, reso più difficili i controlli automatici sulle infrazioni, tolto in buona parte l’autonomia ai Comuni. Oltre a delegare il governo ad alzare i limiti massimi di velocità, limitare le multe per eccesso di velocità . Per quanto riguarda la distrazione, sono sì aumentate le multe per chi usa il cellulare alla guida, ma senza migliorare le possibilità di controllo. In particolare, il governo ha respinto la proposta di permettere i controlli anche con strumenti digitali, cosa che invece avviene in altri Paesi dell’Unione europea.

Il Gruppo Codice della strage aveva avanzato numerose proposte, spinte anche dalle famiglie delle vittime. Si parlava principalmente di puntare alla ‘città 30‘. Ovvero, dato che quasi tre quarti degli incidenti avvengono su strade urbane e la prima causa degli incidenti mortali in città è la velocità (seguita dalla distrazione e dalla mancata precedenza), puntare a un limite di velocità massimo di 30 chilometri all’ora in centro. Di conseguenza lavori sulle strade per aiutare a garantire il rispetto dei limiti e limitare il traffico, oltre a dare più spazio a pedoni e ciclisti. Inoltre per rafforzare i controlli,si sarebbero potute lanciare campagne di comunicazione e educazione sul tema della sicurezza stradale in città. Misure che avrebbero potuto aiutare a ridurre il numero di morti sulle strade. Nel 2022 le vittime sono state 3.159, in aumento rispetto al 2019 (pre-Covid). Statisticamente, chi viene investito da un veicolo che va ai 50 all’ora ha poche probabilità di sopravvivere, che invece aumentano di molto se la velocità è di 30 km/h. Proposte che hanno visto un netto contrasto da parte del ministero preposto. – 21 novembre 2024

 

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