Basta con i volumi alti, strumenti musicali e suoni relativi all’intrattenimento, con le immissioni di rumore oltre i limiti , sia in orario diurno che durante le ore notturne. Con una sentenza del Tribunale di Napoli, X sezione civile, il Comune di Napoli è stato condannato nella causa intentata da una decina di residenti nel centro storico. Una sentenza che oltre a far rispettare le regole, condizionerà, rendendo più piacevoli le notti estive anche in località come Sorrento.
Napoli – Senz’altro una sentenza storica, quella varata ieri dal Tribunale di Napoli, X Sezione Civile, con la quale il Comune è stato condannato nella causa intentata da una decina di residenti a piazza Bellini, centro storico del capoluogo partenopeo, contro le immissioni di rumore oltre i limiti registrate in strada sia in orario diurno che durante le ore notturne. D’ora innanzi quindi basta con i volumi alti, strumenti musicali e suoni relativi all’intrattenimento che finora caratterizzavano anche la movida nei centri storici delle città. Quella dell’inquinamento acustico rappresenta una forte criticità per i cittadini residenti in particolar modo anche in località turistiche come Sorrento. Dove le notti estive sono caratterizzate da musica ad alto volume fino alle prime ore del mattino provenienti dalle strutture ricettive , continui ed improvvisati fuochi d’ artificio, fracassi e frastuoni vari provocati spesso da turisti che trovandosi in paese, senz’altro ospitale, ma che approfittano delle sue caratteristiche tra le quali senz’altro la mancanza delle regole, tra le quali in primis il rispetto altrui. Dove, da qualche tempo, il turbare il riposo della popolazione residente o quella parte di turisti amanti della quiete e del buon riposo non diventa una necessità da valutare anche da parte di chi, anche sotto tale profilo, è preposto al controllo della città. Con la sentenza di ieri ,ora i cittadini possono disporre di uno strumento che quanto meno possa essere da deterrente affinchè l’inquinamento acustico possa avere un peso tanto da essere messo sotto controllo da parte delle amministrazioni comunali. Il Comune di Napoli, infatti, è stato anche condannato a pagare oltre 230mila euro, a vario titolo, ai ricorrenti come risarcimento del danno. Difesi dall’Avvocato Gennaro Esposito, presidente del Comitato Vivibilità Cittadina nonché consigliere comunale di Azione, i ricorrenti parlano di una sentenza storica in materia di inquinamento acustico. La decisione impone all’amministrazione comunale di intervenire per far cessare il superamento dei limiti di rumorosità nelle abitazioni e si allinea all’orientamento già consolidato in numerosi tribunali del Nord Italia e recentemente confermato dalla Corte di Cassazione. “Questa sentenza – puntualizza l’avvocato Esposito – riconosce finalmente il grave danno alla salute subito dai residenti. Ci auguriamo che il Comune di Napoli si attivi tempestivamente per tutelare non solo i diritti dei dieci cittadini che hanno avuto il coraggio di intraprendere questa battaglia legale ma di tutti i residenti che vivono questo gravissimo disagio”.
Il Tribunale, accogliendo il ricorso presentato nel 2018, condanna il Comune di Napoli “a far cessare – si legge nel dispositivo – le immissioni di rumore provenienti da piazza Vincenzo Bellini e zone limitrofe, e ad adottare le cautele idonee a riportare le immissioni entro la soglia della normale tollerabilità anche mediante la interdizione dell’uso di strumenti musicali amplificati, tamburi, bonghi ed ogni altra attrezzatura idonea alle emissioni acustiche utilizzati senza previa autorizzazione da parte del Comune, nonché mediante la predisposizione di un servizio di vigilanza con l’impiego di agenti comunali, nonché anche mediante l’installazione di strutture fonoassorbenti o fonoriflettenti”. Una sentenza che oltre a far rispettare le regole, condizionerà, rendendo più piacevoli le notti estive anche a Sorrento. – 21 gennaio 2025 – salvatorecaccaviello
Il Tribunale, accogliendo il ricorso presentato nel 2018, condanna il Comune di Napoli “a far cessare – si legge nel dispositivo – le immissioni di rumore provenienti da piazza Vincenzo Bellini e zone limitrofe, e ad adottare le cautele idonee a riportare le immissioni entro la soglia della normale tollerabilità anche mediante la interdizione dell’uso di strumenti musicali amplificati, tamburi, bonghi ed ogni altra attrezzatura idonea alle emissioni acustiche utilizzati senza previa autorizzazione da parte del Comune, nonché mediante la predisposizione di un servizio di vigilanza con l’impiego di agenti comunali, nonché anche mediante l’installazione di strutture fonoassorbenti o fonoriflettenti”. Una sentenza che oltre a far rispettare le regole, condizionerà, rendendo più piacevoli le notti estive anche a Sorrento. – 21 gennaio 2025 – salvatorecaccaviello