Come da previsione, non vi è stata alcuna iniziativa in Tribunale necessaria per difendere la reputazione e l’integrità dell’ex Ufficiale e pertanto di tutti i lavoratori del Corpo di Polizia Municipale. Confermando dubbi e incertezze circa la possibilità di contrastare determinati fenomeni.
Sorrento – Stamattina, presso il Tribunale di Torre Annunziata, si è tenuta la prima udienza che vede come parte offesa l’ex Vice Comandante della Polizia Municipale di Sorrento, Carmine Bucciero, in un procedimento penale a carico di un noto personaggio locale, per i reati di cui agli artt.81 cpv e 595, comma 3,c.p. – Costui, come è ormai noto, da tempo è dedito ad una campagna di diffamazione che, oltre a funzionari, vede come vittime assessori, consiglieri e dirigenti comunali nonchè impreditori, giornalisti e semplici cittadini e pertanto imputato in innumerevoli procedimenti penali. Quella di oggi, era una udienza molto attesa in quanto l’Organizzazione sindacale che tutela i diritti della Polizia Municipale,in precedenza, aveva sollecitato il Comune a costituirsi Parte Civile nel procedimento, inviando una lettera al Sindaco, Avv. Massimo Coppola e al Comandante della Polizia Municipale.
Ebbene,come era prevedibile, dato che nei giorni passati non vi è stata nessuna delibera di Giunta che andasse in tale direzione , il Comune di Sorrento, come anche confermatoci dalla Parte Offesa, non si è costituito Parte Civile per ottenere il risarcimento dei danni di immagine ma come tra l’altro sottolineato dall’ Organizzazione sindacale, necessario per difendere la reputazione e l’integrità di tutti i lavoratori del Corpo di Polizia Municipale. Per riaffermare, inoltre, “il valore e la tutela delle istituzioni comunali, evitando che simili comportamenti restino impuniti e senza adeguata risposta da parte dell’Amministrazione. Poichè non solo ledono l’onorabilità dell’ex ufficiale, ma colpiscono l’intero Corpo della Polizia municipale e il Comune di Sorrento stesso.” – Una decisione, quella del Comune e pertanto del Sindaco Coppola che rispecchia quanto fatto finora in merito ad assessori, consiglieri e dipendenti comunali, anch’essi diffamati dal soggetto in questione e per i quali i vertici dell’Amministrazione non si sono assolutamente spesi per prenderne le difese o quanto meno esprimere un minimo di solidarietà. Stavolta però era differente visto che erano coinvolti un Vice Comandante (da più parti ritenuto uno dei più esperti e preparati ufficiali della Polizia municipale in Campania) e di riflesso l’intero Corpo di Polizia Municipale di Sorrento. Di conseguenza ci si aspettava una decisa presa di posizione per mettere a tacere le sempre più crescenti voci screditanti che il Sindaco , non si sa per quale incomprensibile ragione, sia impossibilitato a contrastare determinati personaggi che sembrano fare della calunnia e della diffamazione una ragione di vita. Una mancata presa di posizione che ha lasciato allibiti una parte della cittadinanza che sperava in tale occasione affinchè si potesse dimostrare che, senza ombra di dubbio, il Comune di Sorrento e pertanto l’Amministrazione comunale operano in modo trasparente a servizio della comunità, ma soprattutto difendendo i propri collaboratori. Invece da oggi, quelli che si presentavano come dei presunti chiacchiericci senza fondamento,talvolta motivati anche da astio e gelosia, potrebbero tramutarsi in certezze. Necessita pertanto che il Primo Cittadino chiarisca, magari nelle sue dirette, tale questione. Affinchè,si spazzi via qualsiasi dubbio in merito ad un eventuale condizionamento alimentato da un fenomeno che, tra feste, eventi e record di tassa di soggiorno, rappresenta senz’altro una vergognosa vicenda che se non contrastata in modo concreto e definitivo, potrebbe tramutarsi in una pagina buia della storia della nostra Città. – 26 febbraio 2025