Sorrento,con la bella stagione,per tanti residenti inizia anche l’incubo Ztl

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All’indomani di una moltitudine di contravvenzioni ricevute da cittadini ignari di aver commesso l’infrazione, si registrano una serie di polemiche contro il Comune per non aver segnato chiaramente gli ingressi alle ZTL.

Sorrento – Dal 1° aprile nel centro storico, come negli ultimi anni, sarà operativa la Ztl (Zona a traffico limitato). Il dispositivo sarà attivo tutti i giorni, dalle ore 19:30 alle 4 del mattino, e nei giorni festivi anche nella fascia oraria 10:00-13:00. Quattro varchi elettronici sorveglieranno gli accessi: via Fuorimura (inizio viale Caruso), Corso Italia (altezza chiesa del Carmine), via Correale (nei pressi del parcheggio comunale Achille Lauro) e via San Francesco (intersezione con via Luigi De Maio).

Una misura, come si è detto, che mira a decongestionare il centro storico, preservando la sua bellezza e garantendo una maggiore vivibilità per residenti e turisti. Come in altre località, l’intento dell’amministrazione comunale, in particolar modo,è anche  quello di ridurre il traffico e limitare o vietare l’utilizzo dei veicoli più inquinanti. Per chi per esigenza è costretto a muoversi in auto o in moto superando i confini comunali si rende conto che in un fazzoletto di terra come la Penisola Sorrentina, si affronta la questione con metodologie differenti tra i vari comuni. Con la conseguenza che sempre più spesso si riscontrano difficoltà a stilare un promemoria con tutti i divieti da rispettare ogni volta che si entra nei vari perimetri urbani  Questo crea non poca confusione tra gli automobilisti, spaventati da multe che possono superare anche un centinaio di euro (più le spese di notifica). Sotto questo aspetto, uniformare le regole sarebbe quanto meno opportuno. Ma al momento, vista l’atavica diversità di vedute tra le varie amministrazioni, tale obiettivo rimane senz’altro una chimera. – A farne le spese, come al solito, è il cittadino residente che non abita nel centro urbano (pertanto sprovvisto dell’apposito permesso) e che spesso, spostandosi in auto per lavoro o per effettuare qualsiasi commissione, cade in quella che a tutti gli effetti sembra essere una vera e propria trappola denominata Ztl.

Negli ultimi periodi, proprio a Sorrento, all’indomani di una moltitudine di contravvenzioni ricevute da cittadini ignari di aver commesso l’infrazione, si sono sollevate molte polemiche e proteste nei confronti dell’Amministrazione comunale e del Comando di Polizia Municipale, accusati di non aver individuato in maniera concreta e appropriata gli ingressi alle Ztl.

Fino a qualche tempo fa, gli ingressi alle zone, erano facilmente individuabili  in modo pratico da transenne e, spesso, con la presenza di un agente della polizia municipale che forniva anche adeguate informazioni in merito a percorsi alternativi. Di recente, forse volendo dimostrare come la città stia evolvendo verso quella digitalizzazione che, secondo le intenzioni diffuse in campagna elettorale, dovrebbe rendere Sorrento capitale dell’innovazione nel Sud Italia, le transenne con i segnali di divieto di transito per Ztl sono stati sostituiti con segnali luminosi digitali. Questi segnali, però, sono spesso posti in posizioni discutibili, con scritte troppo piccole e praticamente impossibili da leggere mentre si guida, soprattutto quando si è controluce e con i veicoli dietro che premono, rendendo difficile identificare cosa indica il segnale. – Con la conseguenza che facilmente si supera il limite e, se anche ci si accorge di aver commesso l’infrazione per pochi metri, si viene inquadrati da una telecamera e la trappola Ztl è servita. Non è un caso che, dall’installazione di tali dispositivi, le contravvenzioni si siano moltiplicate, con un danno non indifferente per le tasche dei cittadini, spesso ignari di aver commesso un’infrazione, ma costretti a pagare multe salate.

Nel frattempo, l’Amministrazione comunale e il Comando di Polizia Municipale non hanno mai reso noto in che misura il traffico e l’inquinamento siano effettivamente calati. Tuttavia, 100 e oltre euro per una disattenzione, come quella di non aver visto un segnale, posto magari in una posizione discutibile, gravano pesantemente sul bilancio mensile di un lavoratore dipendente o di un pensionato. Come su tante altre questioni, anche per le ormai temute Ztl e nel nome dell’overturismo, è il cittadino residente a farne le spese. – 07 aprile 2025

 

 

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